Sotto i riflettori: Giuseppe “Det” Alippi, Aldo Anghileri, Luigi “Bis” Bosisio, Alessandro Gogna, Romano Perego, Giorgio Redaelli e Gianni Rusconi
Si svolgerà giovedì 15 giugno, presso df Sport Specialist a Bevera di Sirtori (LC), il prossimo appuntamento del ciclo “A tu per tu con i grandi dello sport” e sarà intitolato “Storie di alpinismo”.
A condurre questa serata “amarcord”, sarà Giorgio Spreafico, con tanti personaggi sul palco e tante rivelazioni.
I protagonisti
Un viaggio appassionante in una delle più straordinarie stagioni dell’alpinismo lecchese e italiano. Sette personaggi sotto i riflettori: Giuseppe “Det” Alippi, Aldo Anghileri, Luigi “Bis” Bosisio, Alessandro Gogna, Romano Perego, Giorgio Redaelli e Gianni Rusconi. Tutti protagonisti dell’epoca d’oro delle pareti, incastonata tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Settanta. Erano i tempi in cui gli uomini della Grigna, schierati in squadre autarchiche o alleati con fuoriclasse di altre zone – per citare giusto qualche nome, lo stesso Gogna (che ha natali liguri), il trentino Armando Aste, il friulano Ignazio Piussi, il bellunese Roberto Sorgato, il piemontese Andrea Mellano – collezionavano un’impressionante sequenza di imprese. Andavano in gran numero a caccia delle ascensioni più ambite in Dolomiti – soprattutto in Civetta, in Brenta e poi nella valle di Sanb Lucano – e delle Alpi centrali e occidentali, dall’Eiger al Badile, dal Cervino al Monte Bianco. Le previsioni meteorologiche ancora non davano certezze e le cordate dovevano compensare tutti i limiti del materiale tecnico con la loro classe e polivalenza, con la determinazione e il coraggio, con la resistenza fisica e la capacità di sofferenza. Gli inverni erano lunghi, freddi e straordinariamente
carichi di neve, eppure in quegli anni hanno conosciuto l’epopea di grandiose sfide e “prime”, fatte di bivacchi durissimi e di scalate protratte per molti giorni. La Grigna, che richiamava appassionati anche da tutto il Nord d’Italia, allora non era solo una palestra ma ancora un terreno di sfide da raccogliere. Per fare solo due esempi, la Punta Forcellino fino al 1960 non era mai stata salita, il vertiginoso Sasso Cavallo doveva ancora conoscere le nuove frontiere dell’estremo dopo il capolavoro di Nino Oppio del ’38. E la Corna di Medale, la parete “di città” che sorveglia Lecco, viveva un magico fulgore al quale davano il loro contributo con l’apertura di nuove vie anche fortissimi scalatori non locali, tra i quali deve di nuovo essere ricordato Alessandro Gogna.
La serata del 15 giugno da DF Sport Specialist – in programma alle ore 20 e condotta da Giorgio Spreafico, giornalista e scrittore storico innamorato della montagna – si muoverà proprio su questi scenari, esplorando i ricordi indelebili di giorni grandi, i perchè delle scelte compiute, il coraggio delle sfide al limite, la forza potente e incontrollabile del caso da cui sono dipesi molti eventi, i drammi vissuti, i sogni non realizzati, i retroscena e gli aneddoti di tante scalate. Ne uscirà l’affresco di un’epoca d’oro delle pareti, irripetibile e rimpianta, percorsa da una passione travolgente, ancora capace di ispirare i giovani alpinisti di oggi (Renato Frigerio).