Gli scritti di alcune signore delle cime, protagoniste della storia dell’alpinismo e dell’arrampicata
Sono protagoniste di avventure meravigliose. Sono grandi scalatrici, alpiniste ed esploratrici, ispiratrici di intere generazioni. Personaggi incredibili, viaggiatrici e poi scrittrici che attraverso le loro appassionanti imprese hanno saputo trasmettere forti passioni.
Hanno raccontato le loro esperienze in montagna e in parete, dalle Alpi alle vette più alte del mondo, ma anche le loro vicende personali, i loro momenti di fragilità e, in questo giorno in cui si celebrano le donne, vogliamo omaggiarle ricordando alcune di queste storie:
“Dal tetto di casa vedo il mondo. Riflessioni di una donna guida alpina per le sue figlie sull’importanza di coltivare i propri sogni“, Anna Torretta (Corbaccio, 2023)
“L’alpinismo è tutto un mondo“, Silvia Metzeltin, Linda Cottino (CAI, 2022)
“Il richiamo del K2. La dura lezione della montagna“, Tamara Lunger (2021)
“Il volo del corvo timido. L’Annapurna e una scalata d’altri tempi“, Nives Meroi (Rizzoli, 2020)
“Vivere. La mia tragedia sul Nanga Parbat“, Elisabeth Revol – Eliane Patriarca (Solferino, 2020)
“Da Sola – La Mia Passione per gli Ottomila“, Gerlinde Kaltenbrunner (Corbaccio, 2020)
“Pellegrina delle Alpi“, Ninì Pietrasanta (CAI, 2011)
“Verticali“, Catherine Destivelle (Corbaccio, 2005)
Quasi introvabili:
“La mia scalata al Monte Bianco 1838“, Henriette d’ Angeville (Cda&Vivalda, 2012)
“Le regioni del cuore. Storia di Alison Hargreaves“, David Rose, Ed Douglas (Autori), F. Colesanti (Traduttore), (Cda&Vivalda, 2004)
“Climbing Free. La mia vita nel mondo verticale“, Lynn Hill (Cda&Vivalda, 2002/Priuli&Verlucca,)
“Wanda Rutkiewicz. La signora degli ottomila“, ritratto di Rutkiewicz scritto dall’amica e compagna di spedizione Gertrude Reinisch (Cda&Vivalda, 1999)