Lo scalatore sudcoreano, questa primavera, ci riprova per la settima volta
Dopo tre anni, il grande scalatore ed esploratore polare sudcoreano Sung Taek Hong, ritorna sull’impressionante parete Sud del Lhotse per la settima volta.
Olimpionico di judo, lasciò questo sport a causa di uno sfortunato e grave incidente occorso ad un suo avversario. Per trovare un po’ di pace, Hong ritornò alle tanto amate montagne e in seguito si dedicò completamente all’alpinismo e all’esplorazione. E’ stato al Polo Sud e al Polo Nord, ha attraversato la Groenlandia con una slitta trainata da cani e lo Stretto di Bering a piedi, ha scalato l’Everest e lo Shisha Pangma. Ma da 23 anni, la sua ossessione è la parete Sud del Lhotse. Ci ha provato per ben sei volte, senza successo.
La parete Sud del Lhotse ha attirato alcuni dei migliori scalatori della storia e ha dato filo da torcere a tutti.
Jerzy Kukuczka vi morì durante un tentativo nel 1989.
Hong ha provato a scalare la parete Sud nel 1999, 2007, 2014, 2015, 2017 e 2019. Solo la pandemia gli ha impedito di tentarla negli ultimi due anni.
Ora, una foto pubblicata da Pechhumbe Sherpa, conferma il suo ritorno in Nepal. La spedizione è organizzata dall’operatore Seven Summit Treks.
Nelle ultime tre occasioni, Hong e la sua squadra si sono avvicinati molto alla vetta (tra gli 8.200 e gli 8.300 metri), ma ogni volta, sono stati respinti dai forti venti.
Tra gli otto membri del suo team, nella primavera 2019 c’era anche Jorge Egocheaga, scalatore dei 14×8.000m. I due erano stati compagni di cordata anche nel precedente tentativo. In un’intervista rilasciata alla testata spagnola Deportes, il sudcoreano lo definì come il “miglior scalatore del mondo, attualmente”.
Di seguito, il video del tentativo 2019: