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23 Maggio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Sura Peak (6.764 m): Marek Holecek e Matej Bernat in attività sulla parete Nord-Ovest

Marek Holecek e Matej Bernat al CB del Sura Peak. Foto: Bernat

I due alpinisti cechi procedono verso la vetta, che potrebbero raggiungere in giornata, tempo permettendo

Quattro giorni fa, i cechi Marek Holecek e Matej Bernat hanno lasciato il CB del Sura Peak, per raggiungere il ghiacciaio, sotto l’enorme parete NO della montagna. Hanno superato i primi 1300 metri di dislivello e hanno trovato posto per la loro tenda in un comodo bivacco.

Il giorno dopo, hanno iniziato la salita affrontando una ripida ma breve sezione di ghiaccio e una sezione  di misto, che hanno impiegato gran parte della giornata a superare. “La roccia era rotta, friabile e ha iniziato a nevicare […] L’inferno sulla terra”. Così, il 21 maggio, Holecek ha descritto il punto chiave della salita sul Sura Peak (6.764 m): una sezione rocciosa orizzontale che attraversa la parete Nord-Ovest.

Intorno alle 15:00, nevicava pesantemente sulla montagna e i due cechi non riuscivano a trovare un posto decente dove sistemare la tenda per la notte. “Era semplicemente il  posto peggiore che potevamo scegliere”, ha raccontato Holecek. Dopo aver ricavato una stretta base di ghiaccio, hanno fissato la loro tenda a una vite. Ma alcune parti pendevano ancora. Sotto, un vortice lungo un chilometro. “Dall’esterno, deve sembrare una specie di sacco della spazzatura sospeso”

Ieri, 22 maggio, un nuovo messaggio di Marek:

“Abbiamo vinto questo round. Nel pomeriggio, dopo una terribile lotta per superare la sezione rocciosa, i miei occhi hanno finalmente visto le pareti di ghiaccio che portano alla vetta. Questo momento di sollievo è stato rovinato dal vento  e dalla nevicata. Ci siamo affrettati più che potevamo, ma il vento, la neve che si è attaccava a tutto e il freddo hanno prosciugato le nostre ultime forze. Tutto faceva presagire che la storia del bivacco di ieri, si sarebbe ripetuta. Tuttavia, questa volta  la fortuna  ci ha aiutati. 150 metri sotto la cima, c’è un seracco e una grotta  poco visibili dal basso. Semplicemente un miracolo, su quella ripida via di ghiaccio. Oggi dormiremo da re e domani, tempo permettendo, andremo in cima e ammireremo tutto l’Himalaya centrale. Buonanotte.”