MENU

26 Agosto 2024

Alpinismo e Spedizioni · Climbing · Vertical

Tecnica “Corda Corta”: l’arte delle Guide Alpine

Progressione in corda corta su cresta con la Guida Gianni Canale – ©Busaccavideo Fonte: Collegio Guide Alpine Italiane

Chi frequenta la montagna ha sentito parlare almeno una volta di “progressione in corda corta”. Ma cosa significa? Di che tecnica si tratta e come viene utilizzata dalle Guide alpine? Ce lo spiegano in queste interviste gli istruttori Guide alpine Gianni Canale, presidente Collegio Guide alpine del Trentino, e Cesare Cesa Bianchi, che è stato per 15 anni presidente della Commissione Tecnica Nazionale delle Guide alpine italiane e direttore dei corsi Guida

La corda corta in alpinismo è una tecnica utilizzata per muoversi in cordata su terreni esposti con un ritmo costante, sicuro e veloce. È la corda stessa che lega i componenti della cordata l’uno con l’altro, a distanza ravvicinata (da qui il termine “corda corta”) facilitando anche la comunicazione e l’agilità della progressione. Richiede tuttavia grande attenzione e un considerevole bagaglio di esperienza che i professionisti come le Guide alpine possono garantire.

“La corda corta è una tecnica di progressione simultanea della cordata su diversi terreni – spiega Gianni Canale – in alta montagna, sulle salite facili di roccia in Dolomiti o di rientro delle vie alpinistiche, nello scialpinismo tecnico e su ghiacciaio. È complessa e possibile solo se praticata da chi ne ha grande esperienza”.

“È una delle tecniche simbolo delle Guide alpine – incalza Cesa Bianchi – e c’è una grande differenza rispetto alla progressione in contemporanea che solitamente si fa in cordata tra amici di pari livello, perché c’è una persona più esperta, la Guida, a cui gli altri si affidano”.

Per una Guida alpina la corda corta è una tecnica, è un modo di procedere dove ci sono guida e cliente sempre e comunque legati. “Ci sono due metodi per applicare questa tecnica – spiega Canale -, nel primo la Guida è legata ad un capo della corda; nell’altro la Guida procede con la corda nello zaino. Poi esistono diverse varianti in relazione al terreno di lavoro. La corda corta garantisce maggior velocità, anche laddove risulta difficile proteggersi, riducendo potenziali pericoli derivanti dal tempo trascorso in parete ed evitando possibili bivacchi o progressioni notturne. Inoltre, in corda corta si limita notevolmente la caduta di sassi dovuta al movimento della corda e viene garantita una costante comunicazione con il cliente (vista e udito)”. 

“Quando si procede in corda corta, la Guida deve costantemente cercare di bilanciare sicurezza e velocità di progressione – conclude Canale -, deve valutare in anticipo e in modo continuo gli effetti di potenziali scivolate e le dovute misure di protezione. Serve quindi una grande capacità di adattamento, alle condizioni e al tipo di terreno, sapendo che il comfort del cliente equivale alla sicurezza della cordata. Per saper fare tutte queste valutazione, correzioni e adattamenti in pochi secondi servono molti anni di esperienza svolgendo questa attività: la Guida alpina”.

Per questo motivo, anche le Guide mantengono costantemente aggiornato il livello tecnico. “Negli anni, la tecnica si è evoluta – spiega Cesa Bianchi -, per questo la corda corta è sempre all’ordine del giorno nei corsi di formazione delle Guide e negli incontri tecnici a livello internazionale”. 

Approfondimenti Tecnici (a cura del Collegio delle Guide Alpine del Trentino)

La progressione in corda corta si basa su quattro pilastri fondamentali, tutti di uguale importanza. La mancanza di uno solo può compromettere l’intero sistema:

  • Buona tecnica individuale di arrampicata, in particolare tutte le abilità tecniche legate a stare in equilibrio statico e dinamico sui piedi con e senza l’appoggio di una mano;

  • Lettura del terreno, in particolare della microtraccia, scegliendo in base al miglior bilanciamento possibile tra facile e protetto come caratteristiche di lettura del terreno;

  • Comunicazione continua con il cliente;

  • Uso appropriato ed efficace della corda.

In funzione della difficoltà del terreno, la Guida sceglie tra progressione simultanea o progressione isola-isola.

Continua la lettura sul sito delle Guide Alpine