L’alpinista tedesco ha tentato più volte la nord del Latok I, che continua ad essere uno dei grandi problemi irrisolti dell’Himalaya
Thomas Huber è pronto per una nuova sfida. L’alpinista tedesco torna in Pakistan. Lo ha annunciato sui social. Con lui, gli americani Jon Griffin e Tad McCrea, con cui l ha affrontato alcune belle vie in Patagonia all’inizio dell’anno.
“Sto per intraprendere una grande avventura in Pakistan, Karakorum, Choktoi, Latok...”, ha postato Thomas.
Il Latok I si trova nella valle di Choktoi. L’ultimo tentativo di Thomas su questo Settemila risale al 2019, insieme a Simon Gietl e a Yannick Boissenot. Negli anni, aa valle di Choktoi è stata uno dei parchi giochi preferiti del fratelli Thomas e Alex Hubert. Insieme, nel 1999, hanno scalato il Latok IV (6.459 m). Thomas ha poi salito il Latok II (7.108 m) nel 1997 con Conrad Anker e Toni Gutsch e, nel 2001, i vicini Ogre e Ogre III.
La parete nord del Latok I (7.145 m) è uno dei cosiddetti problemi irrisolti dell’Himalaya e non è mai stata scalata completamente.
Nel 2018 anche gli sloveni Ales Cesen, Luka Strazar e il britannico Tom Livingstone tentarono la cresta nord del Latok I e riuscirono a raggiungere la vetta. La notizia finì subito sulle prime pagine dei media specializzati, anche se gli stessi protagonisti smentirono, spiegando di aver deviato dalla cresta dopo averne scalata tre quarti e di aver raggiunto la vetta attraverso la parete ovest, impresa che valse loro un Piolet d’Or.
Nel tentativo del 1978, Jim Donini, Jeff Lowe, George Lowe e Michael Kennedy si ritirarono a circa 150 metri dalla vetta dopo 26 giorni in parete. A proposito, sembra che il leggendari Jim Donini, oggi 81enne, sarà al campo base insieme a Huber, Griffin e McCrea.
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