Tom Bolger su ‘Maya’ a Margalef. Foto: Pau Alonso

La prima salita della via, collocata nel settore El Purgatori, è stata firmata dal catalano Ramon Julián nel 2016

Il britannico Tom Bolger ha completato la prima ripetizione di Maya 9a+, a Margalef, a distanza di quasi sette anni da quando Ramon Julián ne effettuò la prima salita nel settore El Purgatori. Il catalano propose per la linea la difficoltà di 9a+, anche se in tutti questi anni, come è successo per altre vie di Ramonet, si è discusso se il grado fosse troppo basso.

A differenza delle altre vie 9a+ di Margalef, ripetute più o meno frequentemente, Maya era caduta nel dimenticatoio. Fortunatamente Bolger ha deciso di darle una possibilità, e il suo parere è che sia una “linea a cinque stelle”.

Chiodata da Vicent Palau nel 2016, che aveva iniziato a sviluppare il settore El Purgatori nel 2015, Ramonet liberò Maya nel settembre 2016, nel pieno delle competizioni e degli allenamenti per i Campionati Mondiali di Arrampicata di Parigi. Il catalano salì la via pochi giorni prima dell’inizio dei campionati, assegnandole il grado 9a+. Ramonet spiegò  che “il movimento più difficile è su un monodromo piatto su un dislivello di 45 gradi”. Raccontò che il giorno del concatenamento, “dopo essermi riscaldato e aver memorizzato i movimenti, sono salito  incastrando perfettamente ogni movimento fino a raggiungere la catena”. Per valutare Maya, Ramonet prese come riferimento Widowmaker 9a, una via con cui condivide la partenza e che aveva già concatenato nel novembre 2015.

Si dà il caso che Tom Bolger abbia concatenato Maya lo stesso giorno in cui 13 anni fa salì la sua prima via di nono grado: Fuck the System 9a, a Santa Linya. “Sono stato in totale sette giorni a El Purgatori fino a quando sono riuscito a concatenare Maya… Sulla resistenza mi sono allenato a casa, dove di recente ho creato un piccolo plateau. La via è molto bella e credo che il 9a+ proposto da Ramonet sia corretto”, ha affermato Tom.

Tom Bolger è uno degli arrampicatori più prolifici di Margalef. Nell’area di Tarragona ha salito molte delle sue vie più difficili. Ha anche attrezzato progetti futuristici e ha guidato numerose prime ascensioni.