La sfida si fa sempre più avvincente
Al TOR330 – Tor des Géants®, Beñat Marmissolle sembrava in totale controllo fino al Rifugio Coda, con un quarto d’ora di vantaggio sugli inseguitori. Poi, ieri, nei pressi del Rifugio della Barma, il colpo di scena: l’allora leader della classifica è crollato pochi metri prima, in debito di energie e con problemi di stomaco, e il primo a entrare è stato Martin Perrier, in grande forma già nella risalita della Valle di Gressoney, dove ha recuperato quasi un’ora su François D’Haene dopo l’uscita dalla Base Vita di Donnas.
D’Haene, dal canto suo, si è fermato a riposare qualche minuto a Sassa e sembrava iniziare a patire la fatica dopo aver superato la sua “classica” distanza di 100 miglia, ma l’atleta, che non demorde, è entrato alla Barma 19 minuti dopo Perrier, seguito a 10 minuti da Louis Calais, che ha saputo mantenere grande costanza. Alle 17.21 Marmissolle è entrato al Rifugio della Barma, a 40 minuti dalla testa.
La gara femminile
Superlativo quello che stanno facendo le donne del TOR330, in particolare le prime tre.
Ieri Katharina Hartmuth è arrivata al Rifugio Coda dopo 31h52’ al nono posto assoluto, con circa due ore e mezza di anticipo sui tempi del record di Sabrina Verjee del 2022. Proprio la britannica si trova al secondo posto, staccata di oltre un’ora e mezza dalla svizzera, in compagnia di Lisa Borzani, rispettivamente in 12ª e 13ª posizione assoluta, che ha recuperato mezz’ora di ritardo nella base vita di Donnas.
Intanto Jasmine Paris lasciava la corsa allo Chardonney alle 18.30.
TOR450 – Tor des Glaciers: continua la marcia solitaria di Tiaan Erwee e Katjia Fink
Dopo tre giorni di corsa, resta immutata la classifica del TOR450 – Tor des Glaciers, sia in campo maschile che femminile. Tiaan Erwee non ha rivali e una volta giunto al Rifugio della Barma, sorridente e rilassato, per pranzo si è concesso una pizza, una bibita fresca e due chiacchiere con Stephanie Case, quest’anno arruolata come VolonTor perché in dolce attesa. Dietro di lui, il vuoto: staccati di circa sei ore ci sono l’italiano Alessandro Roncato e il tedesco Volker Fohrmeister.
Sono soltanto otto, invece, le donne ancora in gara, sui 130 atleti in classifica: in questo caso, sembra essere più aperta la partita per la vittoria, con Katja Fink che conserva un paio di ore scarse di vantaggio sul tandem ormai consolidato formato da Marina Plavan e Erika Flavelle.