Torri del Paine (Patagonia cilena), febbraio 2023: Brette Harrington, Jacopo Larcher e Siebe Vanhee. Fonte J. Larcher facebook
Larcher: “Le previsioni per le prossime settimane non sembrano molto promettenti…”
Avevano già montato il Campo Base, trasportato parte dell’attrezzatura da arrampicata fino alla base della parete est della Torre Centrale del Paine, ma il rapido cambiamento del tempo li ha costretti a scendere e, addirittura, a lasciare il Campo.
“Abbiamo utilizzato l’ultima mezza giornata di bel tempo per dare un’occhiata da vicino alla parete e portare qualche attrezzatura alla base della via… giusto in tempo prima che il vento della Patagonia si alzasse e iniziasse la pioggia”, racconta Larcher attraverso i suoi canali social.
“Anche se ora siamo tornati in città, poichè le previsioni meteo per le prossime settimane non sembrano molto promettenti, è stato bello vedere finalmente la parete: sembra così bella!!! Che il gioco dell’attesa abbia inizio!”, conclude lo scalatore altoatesino.
In attesa che in montagna ritorni il bel tempo, i tre hanno approfittato per fare qualche arrampicata nei dintorni, accompagnati da alcuni locali.
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Torre Centrale del Paine (2.460 m)
Le Torri del Paine, attraggono ogni anno moltissimi alpinisti. Si trovano nella Patagonia cilena meridionale (regione cilena di Magallanes), tra la Cordigliera delle Ande e le steppe patagoniche. La più maestosa e la più alta, è l’incredibile Torre Centrale, situata nel mezzo.
Dal “Mirador”, un punto panoramico vicino al Campo Base, è possibile godere di una vista impressionante sulla Torre Centrale e sulla sua splendida parete est.
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