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1 Settembre 2016

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Insight · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Veneto

TORVAGANDO FOR NEPAL. 11^ TORRE: Seconda Torre delle Giare Bianche (Piccole Dolomiti)

Annalisa Fioretti e Gianpietro Todesco in cima all'11^ Torre, nelle Piccole Dolomiti. Foto archivio Fioretti/Todesco

Annalisa Fioretti e Gianpietro Todesco in cima all’11^ Torre, nelle Piccole Dolomiti. Foto archivio Fioretti/Todesco

TORVAGANDO FOR NEPAL: ANNALISA FIORETTI E GIANPIETRO TODESCO IL 29 AGOSTO HANNO SALITO L’11^ TORRE DEL PROGETTO TORVAGANDO FOR NEPAL! REPORT E FOTO

Ci sono momenti che il corpo ti chiede di fermarti, periodi caotici, incasinati, periodi di lavoro intenso o attività che ti richiedono l’uso di forze fisiche e mentali… a volte non te ne accorgi nemmeno e arrivi a grattare il fondo… e così ti guardi in faccia e decidi che è arrivato il momento di riposare e rallentare.
Ma ti sei preso un impegno e poi, diciamocela tutta, a noi la montagna piace… ma ci piace proprio… e quindi… quindi si può riposare anche camminando e rallentare anche scalando no?

In montagna ci vado da quando ero bambina, l’ho conosciuta e amata da quando arrivavo con gli occhi solo al bordo del balcone di casa e vedevo la “mia” Grigna e ne ammiravo le forme perfette e mi dicevo che un giorno ce l’avrei fatta a salire lassù… Poi la vita mi ha regalato molte opportunità, ho girato, ho visto tante montagne, ho fatto varie esperienze diverse, ma… in fondo la prima cosa che faccio quando torno a casa è tornare a salutare le “mie” montagne. L’altra sera, mentre passeggiavamo attorno a Busa Novegno, con Lillo che ci scodinzolava attorno schivando le mucche e i cavalli, parlavamo proprio di questo: puoi andare in giro, innamorarti di montagne bellissime, inaccessibili e lontane, sempre ti affascineranno, le sognerai, ti rapiranno i sogni, ma… ma in fondo le montagne più belle resteranno quelle di casa.
Perché le montagne non sono solo sassi, ammassi senza nome di pietre, le montagne sono fatica, bellezza, sogno, realtà, visione, ma soprattutto sono emozioni, e quelle di casa spesso sono le confidenti di segreti, pensieri, preoccupazioni, malinconie… Quante volte siete andati sulle montagne di casa per staccare, per rigenerarvi, perché eravate arrabbiati, delusi, abbandonati?… non le contate le volte vero?

E così eccoci a ricaricarci sulle montagne di casa, questa volta di Gian… e ben consci delle nubi di umidità che spesso velano le Piccole Dolomiti, ci siamo alzati alle 5:30 e via verso la Seconda Torre delle Giare Bianche. Avvicinamento tranquillo, tra boschi rigeneranti e qualche camoscio curioso che ci ha fatti sorridere. La via è stata molto relax, come volevamo che fosse… ma attorno l’ambiente è grandioso! Boschi lussureggianti ovunque, pochi paesi sparsi come sementi qua e là, verde, e verde e ancora verde e torri… cavolo! Torri ovunque ti giri! Se all’inizio di Torvagando (mi viene da ridere adesso se ci penso) abbiamo chiesto un aiuto autorevole perché in fondo eravamo sempre andati in giro senza degnare molto le torri, i campanili, le guglie che ci circondavano, adesso invece ne vediamo dappertutto! Non basterebbe una vita per scalarle tutte!ehehe

Raggiungiamo la cima mentre le prime nubi di umido iniziano a fare capolino all’orizzonte, attorno le gallerie della guerra e i mughi col loro profumo intenso. Il sole inizia a picchiare e scappiamo giù tra la calura. Per gli amanti del grado, del dislivello, della difficoltà esasperata questa torre non merita di essere nominata, ma per noi, a cui il grado non interessa, ma a cui interessa poter continuare a raccontare tramite le nostre “scorribande” i lavori che stanno proseguendo nella “nostra” scuola lontana, lontana e che questa volta possiamo farlo con leggerezza, con una birra in mano, una farfalla sul casco e con le emozioni nel cuore delle montagne di casa… beh…direi… tanta roba!

Annalisa Fioretti