Stavano tentando di risalire la via del Piccolo San Bernardo per rientrare a La Rosière (Francia) dopo aver perso l’ultimo skilift
Otto persone, tra sciatori e snowboarder, sono stati tratti in salvo ieri sera dalla Compagnie républicaine de sécurité des Alpes mentre cercavano, esausti, di raggiungere la Francia dall’Italia procedendo in fuori pista attraverso la via del Piccolo San Bernardo (chiusa per neve), dopo aver perso l’ultimo skilift con l’impianto a fune del comprensorio sciistico italo-francese Espace San Bernardo per tornare a La Rosière, in Francia.
Gli sciatori si trovavano nel territorio di La Thuile, in Valle d’Aosta, e avrebbero trascorso la notte all’addiaccio, a 2.200 metri di altitudine, se non fossero stati recuperati dall’elisoccorso.
Gli operatori sciistici di entrambe le località avevano consigliato loro di trascorrere la notte in Italia per poi riprendere il collegamento questa mattina, ma gli sciatori non hanno voluto rinunciare al loro rischioso tour notturno. “Percorso un tratto fuoripista, hanno iniziato a soffrire il freddo e ad accusare stanchezza, così hanno chiesto aiuto”, ha spiegato il CRS Alpes.
Gli spericolati facevano parte di due distinti gruppi: un team formato da quattro inglesi, accompagnati da un istruttore (anche lui inglese) e un team di cinque cittadini australiani. Dei dieci, due sono rientrati in Italia con il gatto delle nevi, secondo FranceBleu. Gli altri otto, “uomini e donne di età compresa tra 30 e 50 anni, con due adolescenti di 14 anni”, sono stati prelevati sotto il Col de la Traversette dall’elicottero Choucas 73 con a bordo i soccorritori del CRS Alpes.
L’elicottero della gendarmeria di Modane, con a bordo i soccorritori del CRS Alpes, ha effettuato due voli per scaricare gli sciatori nell’area di atterraggio del PGHM a Bourg-Saint-Mauritius, la soluzione più sicura dopo il tramonto. L’intervento in notturna si è rivelato difficoltoso “a causa del vento e della presenza di linee ad alta tensione nella zona”.