MENU

10 Febbraio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Tre morti in pochi giorni sull’Aconcagua (6.962 m)

Aconcagua, vista aerea. Fonte: Wikipedia

L’ultima vittima è un alpinista americano di 41 anni deceduto durante la discesa dalla vetta

Sono  tre le vittime registrate in pochi giorni sull‘Aconcagua (6.962 m) a causa del mal di montagna acuto.

Si tratta del norvegese Moi Oystein (62 anni), deceduto sabato scorso dopo essersi sentito male nel settore La Cueva a 6500 metri, dello statunitense John M. Magness (58 anni), morto domenica a più di 6.300 metri dopo aver accusato gravi problemi di salute, e ora dello statunitense Anthony Simmans (41 anni), che ha perso la vita mercoledì 8 febbraio durante la discesa dalla vetta.

Dell’ultimo incidente mortale, il Ministero della Sicurezza di Mendoza (Ministerio de Seguridad de Mendoza) ha riferito che Simmans e un altro alpinista hanno lanciato il loro tentativo malgrado il parere contrario della guida che li accompagnava. Considerate le avverse condizioni meteo, la guida aveva consigliato loro di non proseguire, tuttavia gli scalatori hanno continuato la loro salita e la guida, per precauzione, li ha seguiti.

Raggiunto il vertice, uno degli alpinisti ha iniziato a dare segni di scompenso. In fase di discesa, lo stato di salute del 41enne è peggiorato visibilmente, al punto di essere supportato con ossigeno supplementare e trascinato in una zona sicura dalla guida.

Intorno alle 22 di martedì, un gruppo di guide e personale della Pattuglia di Recupero e Soccorso in Montagna (UPRAM) della Polizia di Mendoza è partito in soccorso dei tre, che stavano scendendo.

I soccorritori hanno trovato la guida e l’alpinista a 6.600 metri di quota; hanno caricato Simmans su una barella e hanno iniziato la discesa in condizioni molto rischiose vista l’altitudine, il freddo estremo e la presenza di neve gelata. Il team di soccorso è giunto al rifugio Independencia, a circa 6.300 metri di quota, solo  mercoledì alle 4 del mattino. Purtroppo lo statunitense non dava più segni di vita. I soccorritori hanno praticato anche le tecniche di rianimazione ma senza esito.

La settimana precedente due alpinisti  erano stati ricoverati in gravi condizioni dopo un incidente sull’Aconcagua. Si tratta di un britannico di 32 anni e di un francese di 55 anni, precipitati per diversi metri dal Nido de Cóndores.