Tyler Andrews ha stabilito un nuovo FKT (Fastest Known Time), coprendo in 3h52′ il percorso dal CB alla vetta, mentre Chris Fisher ha completato la salita, partendo dal villaggio di Pangboche, in 6h44′. Record anche per Laura Dahlmeier, in vetta in 8h24′ partendo dal CB
Quest’autunno l’Ama Dablam (6.812 m) è stato teatro di alcune interessanti imprese. La più significativa è stata l’apertura di una nuova via da parte degli ucraini Nikita Balabanov e Mikhail Fomin sulla parete Ovest, ma anche le salite in velocità si sono ritagliate un loro spazio sulla montagna, facendo registrare i nuovi FKT (Fastest Known Time) di Tyler Andrews (dal Campo Base alla vetta) e di Chris Fisher (dal villaggio di Pangboche alla vetta).
A questi, si aggiunge la prestazione della tedesca Laura Dahlmeier, che sul ‘Cervino dell’Himalaya’, ha stabilito il nuovo record femminile FKT (dal Campo Base alla vetta).
Tutti questi velocisti hanno potuto beneficiare di condizioni meteo e climatiche perfette.
Tyler Andrews, FKT dal CB alla vetta
Tyler Andrews era già stato sull’Ama Dablam l’anno scorso, per la prima volta. Senza alcuna esperienza in quota o in Himalaya, aveva iniziato ad allenarsi per un tentativo sul Manaslu, affrontando la salita del ‘Cervino dell’Himalaya’ dal villaggio di Pangboche e impiegando 7h04′ fino in vetta per complessive 13h e 18′ (andata e ritorno).
Lo statunitense è tornato in Himalaya in questa stagione per mettere in pratica quanto appreso l’anno scorso.
Prima ha battuto il record di salita in velocità del Manaslu raggiungendo la vetta in meno di dieci ore e dimostrando il suo ottimo stato di forma. Poi si è concentrato sull’Ama Dablam, scegliendo la via di salita classica, quella che va dal CB al vertice, sulla quale Mathéo Jacquemoud l’anno scorso aveva fatto registrare il tempo record di 6h23′ (andata e ritorno).
Andrews ha lanciato il suo primo tentativo sabato 2 novembre, ma ha dovuto rinunciare al Campo 2. “Mi sentivo male ed ero troppo in ritardo per il record”, ha detto. “Ma poi, mi sono sentito così frustrato perché era prevista una grande tempesta di neve per lunedì [4 novembre]. [Mi] sono reso conto che la mia unica opzione era tentare nuovamente il record il giorno dopo. Dal punto di vista dell’allenamento, un grande sforzo il giorno prima di una gara è ciò che non si deve fare”.
Tyler ha dovuto spingere al massimo per ridurre il tempo del francese di tre minuti e bloccarlo a 6h20’”. Per quanto riguarda la sola salita, Andrews ha impiegato meno di quattro ore, precisamente 3h52’”.
Chris Fisher, FKT dal villaggio di Pangboche alla vetta
Chris Fisher, con Tyler sull’Ama Dablam, ha optato per il percorso lungo, seguito dal connazionale l’anno scorso.
Al suo primo tentativo da Pangboche, il runner americano ha completato i 12 chilometri e 3.000 m di dislivello in 6 ore e 44 minuti, completando salita e discesa in 11 ore e 20 minuti. L’atleta, che ha battuto il tempo stabilito dal suo amico Andrews nel 2023 (13h18′), ha riferito di aver incrociato molti alpinisti durante la discesa che, a suo dire, l’avrebbero rallentato di un’ora circa.
“È stata una bella sfida e sono incredibilmente entusiasta di aver battuto l’FKT di Tyler, anche se ho mancato di poco il mio obiettivo personale – ha scritto Fisher sul suo instagram – Sono stato male per 3 giorni prima del mio tentativo, giorni che pensavo di trascorrere esplorando la via e acclimatandomi in quota, per questo motivo non sono mai stato sopra i 5800 m per quasi tre settimane. Inoltre, non ero mai andato oltre il Campo 1 fino al giorno della vetta. Quindi la maggior parte del percorso era completamente nuova per me.”
“L’Ama Dablam è stato un modo fantastico per concludere la stagione himalayana e non vedo l’ora di tornarci in primavera per altre grandi azioni in montagna!”, ha concluso.
Laura Dahlmeier, FKT dal Campo Base alla vetta
Il 25 ottobre, l’ex campionessa di biathlon, Laura Dahlmeier, alla sua seconda scalata dell’Ama Dablam in 3 giorni, ha stabilito il record femminile FKT (Fastest Known Time) di salita, in 8 ore e 24 minuti, partendo dal Campo Base.
L’atleta tedesca ha completato salita e discesa in 12h01′.
“Dopo due giorni di riposo al Campo Base, mi sentivo pronta per un altro tentativo all’Ama Dablam (6812 m). Desideravo ardentemente quella sensazione di pura libertà – leggera, veloce, concentrata – così sono partita da sola, dirigendomi direttamente dal Campo Base alla vetta e poi ritorno in un’unica spinta – racconta Dahlmeier – Si è rivelata una giornata incredibile sotto ogni punto di vista. La scalata è stata esaltante tanto quanto il paesaggio mozzafiato che mi circondava. Con condizioni meteo e climatiche perfette, ho potuto semplicemente immergermi completamente nel viaggio e nella sua bellezza.”
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