Aggiornamenti dal Nanga Parbat
Sul Nanga Parbat, le alte temperature hanno reso troppo pericolosa la progressione. La maggior parte degli alpinisti rimasti, per lo più non utilizza O2 supplementare.
Durante l’ultimo tentativo di vetta, alcuni hanno rinunciato già al Campo 1. Altri, come Juan Pablo Toro e Matías Erroz “Matoco” (Argentina), hanno rischiato, spingendosi più in alto, facendo i conti con la continua caduta di sassi sulla Kinshofer. Alla fine, sono riusciti a raggiungere il Campo 3.
Lì, anche una squadra di quattro sherpa e un cliente, tutti con ossigeno supplementare, hanno rinunciato al tentativo di vetta a causa della roccia nuda e del ghiaccio duro e vecchio nelle sezioni superiori. Poi è iniziato a nevicare intensamente.
“La decisione è stata facile”, ha riferito Toro. “Siamo tornati al campo base dopo una discesa epica, con rocce che ci piovevano addosso e neve fresca che si staccava mentre ci calavamo”.
Marco Confortola e Tunc Findik hanno vissuto un’esperienza simile. Sono ritornati al CB dopo aver recuperato il loro materiale da Campo 1. Di seguito, il video pubblicato dall’alpinista valtellinese: “Nonostante fossimo ben acclimatati, decidiamo di tornare”, spiega Confortola, che saluta il Nanga senza averlo scalato fino in cima. Di seguito, il video pubblicato sui suoi canali social:
Secondo Findik, la causa è in parte dovuta all’arrivo del monsone che, anche se colpisce a malapena il Karakoram, ha un impatto sul Nanga Parbat. Lo scalatore turco avrebbe voluto iniziare la sua spedizione prima, ma problemi con il visto hanno ritardato il suo arrivo in Pakistan.
Anche Mario Vielmo e Tarcisio Bellò rinunciano:
Khoo Swee Chiow (Singapore) è rientrato al campo base dopo un tentativo fallito di vetta e probabilmente ritornerà a casa.
Si attendono aggiornamenti da Sophie Lavaud e Dawa Sengay Sherpa.
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Non si sa se qualche alpinista voglia rimanere ancora sul Nanga Parbat per un altro tentativo. In caso contrario, il prossimo gruppo che arriverà al Campo Base sarà quello di Mingma G (team Image Nepal), ad agosto.
Le alte temperature hanno reso le condizioni più difficili anche sul
Broad Peak dove la scorsa settimana ha perso la vita Sharif Sadpara.