Continuano le ricerche via terra per individuare il secondo alpinista
Grazie ad una traccia registrata dal telefono di uno dei due alpinisti inglesi dispersi dall’1 gennaio sul gruppo dell’Adamello, in Trentino, questa mattina i soccorritori hanno trovato il corpo senza vita di uno di loro, sepolto sotto la neve.
La dinamica dell’incidente è in fase di valutazione.
L’operazione è stata condotta dalle squadre di terra del Soccorso alpino, elitrasportate in mattinata nei pressi del Passo di Conca (2.600 m ca.).
Le ricerche sono proseguite attraverso sondaggi nella neve, nella zona identificata come prioritaria. Si spera di trovare il secondo alpinista, anche grazie alle unità cinofile del Soccorso alpino, specializzate nella ricerca in valanga.
Le ultime notizie dei due inglesi risalivano al 1° gennaio
Secondo una nota divulgata dal CNSAS ieri 7 gennaio, le ultime notizie dei due alpinisti, classe 1988 e 1989, risalivano al 1° gennaio, giorno in cui le indagini condotte dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri li collocavano al bivacco Malga Dosson in Val San Valentino, alla base della parete sud del Carè Alto. I due non avevano preso il volo di ritorno verso casa, programmato per il 6 gennaio. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata in mattinata da parte dei familiari di uno dei due.
Gli operatori delle Stazioni Val Rendena – Busa di Tione e della Val del Chiese del Soccorso Alpino e Speleologico sono stati attivati per fare dei sopralluoghi con pickup e quad cingolati nelle Valli di Daone, Val Breguzzo, Val San Valentino e Val di Borzago, dove si diramano i sentieri di accesso al bivacco. Le condizioni meteo avverse non hanno consentito all’elicottero di alzarsi in volo per effettuare un sopralluogo dall’alto, mentre la neve caduta copiosa nella notte non ha permesso agli operatori di salire in quota via terra con adeguati standard di sicurezza.
Questa mattina le ricerche sono riprese con il coinvolgimento di circa una trentina di soccorritori, tra Soccorso Alpino, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, riuniti al Centro di Coordinamento Ricerche a Spiazzo (Tn).
Con il miglioramento delle condizioni meteo, l’elicottero di Trentino Emergenza è riuscito a decollare e a salire in quota, imbarcando a bordo alcuni soccorritori del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza, per effettuare una ricognizione dall’alto e per controllare i bivacchi della zona. Prima destinazione, il bivacco Malga Dosson, dove era certo che i due fossero passati. Qui sono stati trovati gli zaini e l’attrezzatura dei due inglesi. Una ulteriore ricognizione dall’alto della zona compresa tra il bivacco e la cima del Carè Alto – anche con l’ausilio della campana Recco, una tecnologia che viene agganciata all’elicottero e che consente di captare segnali provenienti da superfici riflettenti e da dispositivi elettronici, ha dato esito negativo.
L’elicottero ha poi portato in quota una quindicina di operatori del Soccorso Alpino per procedere con la ricerca via terra e con dei sondaggi su accumuli di neve, in una zona considerata primaria perché contenuta in una traccia registrata dal telefono di uno dei due alpinisti, nell’area del Passo di Conca, a circa 2.600 m.s.l.m..