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30 Ottobre 2017

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Centrali · Aree Montane · Italia · Lombardia

A tu per tu con … Matteo Della Bordella. A Milano, il 16 novembre

Matteo Della Bordella. Fonte: press

Al ciclo “A tu per tu con i grandi dello sport”, l’alpinista lombardo con le sue ultime avventure e i film “Coconut connection” e “El valor del miedo”

Dall’isola di Baffin, la più grande isola dell’arcipelago canadese, alla parete est del Cerro Murallon in Patagonia: sarà una serata dedicata ai grandi spazi e all’alpinismo esplorativo di alta difficoltà, quella di giovedì 16 novembre a Milano, presso df Sport Specialist (via Palmanova), grazie alle immagini e ai filmati di Matteo Della Bordella.

Saranno proiettati i filmati “Coconut connection” e “El valor del miedo”, che raccontano le due ultime avventure dell’alpinista, ai poli opposti del mondo, ma unite dallo stesso spirito di avventura, esplorazione, amicizia, divertimento e ricerca della sfida, elementi tipici del suo alpinismo.

La serata, che rientra nell’ambito della rassegna “A tu per tu con i grandi dello sport”, avrà inizio alle ore 20.30.

Le due spedizioni

E’ nell’estate del 2016 che Della Bordella, con Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo, tutti appartenenti ai Ragni di Lecco, partono per una spedizione sulle grandi pareti dell’isola di Baffin: a loro si uniscono i belgi Nicolas Favresse e Sean Villanueva, creando un mix incredibile di arrampicate, musica, avvicinamenti con gli sci e ritorno in canoa.
Da questa spedizione nasce il film “Coconut connection”, un intenso racconto di un’avventura leggendaria nella quale non mancherà la musica, elemento imprescindibile dell’alpinismo di Favresse e Villanueva.

Il secondo film della serata “El valor del miedo” ci porterà in Patagonia per assistere alla prima salita assoluta della parete est del Cerro Murallon, realizzata, nel febbraio 2017, da Della Bordella insieme a Matteo Bernasconi e David Bacci dei Ragni di Lecco.
La nuova via, denominata “El valor del miedo” è stata aperta in puro stile alpino su una delle montagne che ancora oggi resta tra le più difficili, ambite ed isolate e le sue salite si contano sulle dita di una mano.