Il famoso alpinista turco affronterà la nona montagna più alta della Terra senza l’ausilio di ossigeno supplementare
Il celebre alpinista turco Tunç Findik, classe 1972, punta alla vetta del Nanga Parbat, in Pakistan, con cui conta di completare il suo progetto sui 14×8000.
In un’intervista rilasciata ad AA.com, Findik ha dichiarato:
“Se sarà possibile, a giugno tenterò il Nanga Parbat (8.125 m), in Pakistan, e sarò il primo turco a farlo”.
“Per me alpinismo significa alta montagna, arrampicata su roccia e su pareti di ghiaccio – ha continuato – Abbiamo progetti di arrampicata su molte vie sia nel nostro Paese che all’estero. Li realizzeremo nei prossimi anni”. Lo scalatore turco ha affermato di voler affrontare la scalata senza l’ausilio di ossigeno supplementare.
Partirà all’inizio di giugno. Sarà il suo terzo tentativo sul Nanga Parbat. Al suo primo tentativo, nel 2013, è sopravvissuto per poco ad un attacco terroristico. Era la notte del 22 giugno. Findik era a C2 quando un gruppo di miliziani talebani giustiziò 10 scalatori al Campo Base. “Ci siamo salvati solo grazie alla nostra salita ai campi alti, un colpo di fortuna… – racconta lo scalatore – Al mattino, dopo che l’esercito pakistano aveva ristabilito la sicurezza al BC, siamo scesi e la montagna è stata debitamente evacuata dall’esercito, utilizzando elicotteri per portarci tutti giù nella città di Gilgit.”
Nel suo secondo tentativo, questa volta con l’amico rumeno Alex Gavan, rinunciarono per l’alto rischio valanghe nelle sezioni superiori della montagna.
Gli Ottomila di Findik
Everest (8848 m) nel 2001 e nel 2007 (la seconda salita è stata effettuata dalla Cresta Nord)
Cho Oyu (8201 m) nel 2005
Lhotse (8516 m) nel 2006
Dhaulagiri (8167 m) nel 2009
Makalu (8462 m) nel 2010
Kangchenjunga (8586 m) nel 2011
K2 (8611 m) nel 2012
Shishapangma (8027 m) nel 2013
Manaslu (8163 m) nel 2013
Gasherbrum II (8035 m) nel 2014
Broad Peak (8047 m) nel 2017
Annapurna (8091 m) nel 2019
Gasherbrum I (8068 m) nel 2019