Si teme per la vita di Daniel Paul Paterson, 40 anni, e di Pastenji Sherpa, 23 anni
Sono giorni intensi sull’Everest. Una folla di alpinisti sta procedendo verso la vetta e, purtroppo, non mancano gli incidenti.
Ieri in quattro hanno rischiato di perdere la vita vicino all’Hillary Step a causa del crollo di una cornice di ghiaccio. Purtroppo, altri due alpinisti non sono stati così fortunati.
Lakpa Sherpa di 8K Expeditions ha dichiarato che due membri della sua squadra risultano dispersi nella stessa zona. Si tratta del britannico Daniel Paul Paterson, 40 anni, e del nepalese Pastenji Sherpa, 23 anni. “Testimoni oculari hanno riferito che l’incidente è avvenuto tra la cresta di vetta e la cima Sud e che alcuni alpinisti sono stati trascinati lungo la parete Kangshung”, ha riferito Lakpa. L’incidente si è verificato mentre i due stavano rientrando ai campi inferiori dopo aver raggiunto il vertice intorno alle 4:40 del 21 maggio. I due facevano parte di un gruppo di 15 membri di 8K Expeditions, guidata dallo scalatore boliviano David Hugo Ayaviri Quispe.
Secondo quanto riportato da The Himalayan Times, una squadra guidata da Nga Tenji Sherpa e Pasang Sherpa di Summit Force Pvt Ltd hanno soccorso e salvato alcuni alpinisti dopo il crollo nella sezione dell’Hillary Step, “ma Peterson e Pas Tenji sono precipitati”, hanno raccontato testimoni oculari ai responsabili del campo base.
Il numero di vittime potrebbe aumentare. I funzionari e le agenzie sono al lavoro per determinare il numero esatto di alpinisti coinvolti. Il numero completo dei dispersi non sarà noto fino a quando tutti gli scalatori non rientreranno al campo inferiore.
Lakpa Sherpa, ha pubblicato un post su facebook in cui informa che squadre di ricerca e soccorso sono state dispiegate sul luogo dell’incidente.
Ricordiamo che il 13 maggio, due alpinisti mongoli – Usukhjargal Tsedendamba e Prevsuren Lkhagvajav – sono morti sopra gli 8.500 metri di quota mentre scendevano dalla vetta dell’Everest. Il rumeno Gabriel Viorel Tabara, 48 anni, ha, invece, perso la vita lunedì 20 maggio nella sua tenda, a Campo III (7.470 m), per cause ancora da accertare.