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4 Luglio 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Un altro alpinista giapponese muore sullo Spantik (7.027 m)

Spantik o Golden Peak, Pakistan, Fonte: Wikipedia

Il 64enne stava scendendo dalla vetta quando è caduto in un crepaccio. E’ il terzo giapponese a morire sul Settemila in meno di un mese

Un altro alpinista giapponese  ha perso la vita ieri, mercoledì 3 luglio, sullo Spantik,  uno dei Settemila più famosi del Pakistan.

Onishi Hiroshi,  64 anni, è caduto in un crepaccio vicino a  Campo II, mentre scendeva dalla vetta.

Onishi e altri tre giapponesi – Naka Jimatoshiya, Izumi Ryoma e Mastumoto Shuji –  hanno iniziato la loro scalata il 10 giugno, supportati da due portatori pakistani. Onishi aveva raggiunto la vetta dello Spantik (7.027 m) lunedì 1 luglio.

Il corpo, recuperato da un suo compagno di scalata e da un portatore, è attualmente al Campo I. L’amministratore delegato di Adventure Tours Pakistan, Naiknaam Karim, ha riferito alla testata Dawn.com,  che  un elicottero dell’esercito pakistano dovrebbe recuperare il corpo dello scalatore da tale campo non appena la compagnia assicurativa confermerà la copertura dei costi.

Onishi,  originario della città di Matsumoto, vicepresidente dell’Associazione alpinistica della Prefettura di Nagano e istruttore del club di alpinismo della scuola superiore per molti anni, stava guidando un team di studenti universitari sul Settemila.

E’ la terza vittima della stagione sulla stessa montagna

A giugno, altri due alpinisti giapponesi sono morti mentre tentavano di scalare la vetta dello Spantik: Ryuseki Hiraoka, 55 anni, è stato trovato 300 metri sotto il Campo 3, nessuna traccia, invece, di Atsushi Taguchi, 36 anni.

Il Pakistan ospita cinque delle montagne più alte del mondo, tra cui gli insidiosi K2 e il Nanga Parbat. Lo Spantik,  notoriamente soprannominato Golden Peak per la  tonalità dorata che assume all’alba, è considerato più accessibile.