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20 Aprile 2021

Climbing · Vertical · Ambiente e Territorio · Alpi Centrali · Aree Montane · Italia · Lombardia

Val di Mello: nuove tensioni contro il progetto Ersaf

Val di Mello. Fonte: Regione Lombardia

Il progetto per un «anello» di tre chilometri accessibile ai disabili, continua a dividere. Torna la tensione per l’apertura del cantiere

Continua la polemica sulla realizzazione di un sentiero da trekking accessibile anche ai portatori di handicap nella riserva naturale della Val di Mello, area protetta e paradiso dell’arrampicata.

Lega Ambiente al Corriere.it:  «A noi il progetto di Ersaf piace. Pensiamo anzi che possa in qualche modo regolamentare l’accesso selvaggio che negli ultimi anni ha interessato la Val Masino e la Val di Mello.”

Il timore che il volto di un luogo tanto delicato possa essere in qualche modo stravolto da un intervento impattante aveva spinto le guide alpine e il Comitato per la tutela della Val di Mello a promuovere una petizione, con modalità ritenute offensive dalla Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità.
Anche il Cai della Valtellina e la Società Escursionisti Milanesi si erano pronunciati contro il sentiero.

Nel giro di poche settimane la raccolta di oltre 62 mila firme, aveva portato alla revisione dello studio, con interventi di minore impatto, una modifica del percorso (dal Gatto Rosso fino a Cascina Piana, escludendo il tratto di Rasica) e un tracciato percorribile non più con le normali carrozzine (come era stato pensato in origine), ma solo con le speciali Joelette che consentono anche a chi ha problemi di deambulazione di spostarsi in montagna. Trovato l’accordo, i lavori, non erano partiti  a causa dell’emergenza pandemica. Fino a pochi giorni fa, quando ruspe e operai sono comparsi accanto al piccolo laghetto nella località Qualido.

«Doveva essere realizzata una passerella leggera per consentire di bypassare il tratto dove un arco formato da due massi non è accessibile ai disabili — spiega Jacopo Merizzi su il Corriere.it , guida alpina e profondo conoscitore della zona —. Invece è stato costruito un muraglione alto quasi due metri e lungo sessanta, che nasconde il tracciato originale e mortifica la bellezza di questo angolo incontaminato. Mentre gli interventi eseguiti lungo la prima vasca che forma il Mello sono corretti, sul lato opposto, di fronte a Cascina Piana, è spuntata un’autostrada nel bosco. Il sentiero originale risulta infossato ed è a rischio allagamento, temo che per gli escursionisti sia persino difficile trovarlo».

«I lavori sono stati affidati in conto terzi — precisa l’Ersaf — e prevedono il consolidamento della sponda del torrente come da progetto autorizzato. Seguiranno la manutenzione della mulattiera e la costruzione della casetta di legno che servirà da punto informativo in prossimità del parcheggio. Ma non sono le opere per rendere accessibile il sentiero ai portatori di handicap, queste (costo 400 mila euro) non prenderanno il via prima dell’estate, siamo ancora in attesa delle autorizzazioni della Sovrintendenza. Confermiamo la volontà di attivare un monitoraggio congiunto e siamo disponibili ad un sopralluogo con i soggetti interessati». Sopralluogo che eseguirà nelle prossime ore l’assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori.

«Sbagliato il metodo operativo, le ruspe sono entrate in azione senza che nessuno fosse avvisato. Verificherò se sono stati rispettati gli accordi presi e se quanto fatto rispetta la naturalità dei luoghi», le parole dell’assessore Sertori.

Il Progetto Ersaf