Un morto sul Ghiacciaio Presena.
Valanga sul Ghiacciaio Presena. Nella tarda mattinata di oggi, Lunedì 17 Settembre, una valanga di notevoli dimensioni si è staccata sul Ghiacciaio Presena, nella zona del Passo del Tonale, travolgendo tre scialpinisti di nazionalità tedesca. L’allarme è stato lanciato intorno alle 11:00 da un quarto membro del gruppo, rimasto illeso. Due degli scialpinisti sono stati estratti dalla neve in condizioni critiche e trasportati rispettivamente agli ospedali Santa Chiara di Trento e Santa Maria del Carmine di Rovereto. Il terzo scialpinista, inizialmente disperso, è stato ritrovato in arresto cardiaco e, nonostante i tentativi di rianimazione, è deceduto sul posto.
Le operazioni di soccorso sono state particolarmente complesse a causa delle condizioni meteorologiche e della vastità dell’area interessata dalla valanga. Sono intervenuti due elicotteri, unità cinofile e numerose squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, provenienti dalle stazioni di Vermiglio, Pejo, Val di Sole, Alta Val di Non, Campiglio, Rabbi e Val di Non. Le autorità stanno attualmente conducendo ulteriori verifiche per escludere la presenza di altre persone coinvolte e per bonificare l’area.
Nelle ultime 48 ore, le montagne del Trentino e del Veneto sono state teatro di due tragici eventi legati al distacco di valanghe, causando vittime e feriti tra gli appassionati di sport invernali.
Aggiornamento sull’incidente a Forcella Giau, Veneto – 16 marzo 2025
Ieri, una valanga si è staccata sotto Forcella Giau, a circa 2.300 metri di altitudine, nel territorio di San Vito di Cadore, nel Bellunese. Il distacco ha coinvolto un gruppo di quattro scialpinisti. Elisa De Nardi, 40 anni, di Conegliano, è stata l’ultima ad essere estratta dalla neve, dopo essere rimasta sepolta per circa quattro ore sotto tre metri di neve. Nonostante gli sforzi dei soccorritori e il trasporto d’urgenza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, è deceduta in tarda serata. Abel Ayala Anchundia, 38 anni, originario dell’Ecuador e residente a Vittorio Veneto, è stato trovato in condizioni critiche ed è stato trasportato all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove è deceduto dopo alcune ore. Il fratello di Elisa, Andrea De Nardi, 51 anni, è stato estratto in stato di ipotermia e con un trauma alla caviglia; attualmente è ricoverato all’ospedale di Pieve di Cadore, ma non è in pericolo di vita. Il quarto membro del gruppo, rimasto illeso, ha lanciato l’allarme e ha contribuito alle prime operazioni di soccorso.
Aggiornamento sull’incidente del Monte Fravort, Trentino – 16 marzo 2025
Sempre ieri, sul Monte Fravort, nella Val dei Mocheni, Trentino, due scialpinisti sono stati travolti da una valanga mentre stavano effettuando una salita. Entrambi, di 32 anni, hanno riportato traumi agli arti inferiori, ma sono riusciti a sopravvivere. Le operazioni di soccorso sono state rese difficili dalla scarsa visibilità, ma grazie all’intervento tempestivo del Soccorso Alpino e dell’elicottero d’emergenza, i due sono stati tratti in salvo e trasportati all’ospedale Santa Chiara di Trento per le cure necessarie.
Le recenti nevicate, associate a un innalzamento delle temperature, hanno aumentato significativamente il rischio di valanghe nelle regioni alpine del Trentino e del Veneto. Le autorità competenti avevano emesso bollettini che segnalavano un pericolo marcato (grado 3 su una scala di 5) di distacchi spontanei di valanghe, specialmente al di sopra del limite del bosco. È fondamentale che tutti gli appassionati di sport invernali consultino attentamente i bollettini valanghe aggiornati e adottino tutte le misure di sicurezza necessarie prima di intraprendere escursioni in montagna.
È essenziale essere sempre informati sulle condizioni meteorologiche e sul rischio valanghe, oltre a essere equipaggiati con dispositivi di sicurezza adeguati, come ARTVA, pala e sonda. La montagna offre esperienze uniche, ma richiede rispetto e consapevolezza dei suoi intrinseci pericoli.