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31 Marzo 2025

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Valanga sul Monte Vioz, che cosa è successo

Valanga sul Monte Vioz, che cosa è successo

Il paese di Pejo,in alto il Monte Vioz - Fonte: Wikipedia - Autore: G. Bernardi

Il paese di Pejo,in alto il Monte Vioz – Fonte: Wikipedia – Autore: G. Bernardi

Valanga sul Monte Vioz, una delle vette più elevate del Gruppo Ortles-Cevedale con i suoi 3.645 metri, una meta ambita per gli appassionati di alpinismo e scialpinismo. Situato al confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige, domina la Val di Peio e ospita poco sotto la vetta il rifugio “Mantova” al Vioz.

Nella mattina di domenica 30 marzo 2025, una valanga si è staccata sul versante trentino del Monte Vioz, a circa 3.500 metri di quota, nei pressi del rifugio Mantova. Il distacco ha coinvolto due gruppi di scialpinisti intenti a raggiungere la cima. Tre persone sono state trascinate per circa 400 metri lungo il versante che si affaccia sulla Val della Mite, mentre altre due sono state coinvolte senza essere trascinate. Fortunatamente, nessuno è stato completamente sepolto dalla neve.

Tra i feriti, una donna di 51 anni residente a Valdagno, in provincia di Vicenza, ha riportato traumi significativi ed è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è ricoverata in rianimazione con prognosi riservata. Un altro scialpinista, un uomo di 53 anni di Livo, in provincia di Trento, ha riportato ferite meno gravi ed è stato inizialmente trasportato all’ospedale di Cles, per poi essere trasferito anch’egli al Santa Chiara di Trento.

L’allarme è stato lanciato da alcuni scialpinisti che, dalla vetta, hanno assistito al distacco della valanga. Immediatamente, sono intervenuti tre elicotteri che hanno portato in quota gli operatori del Soccorso Alpino Trentino e le unità cinofile per effettuare le bonifiche con l’Artva e i cani da valanga. I soccorritori hanno evacuato i feriti e assistito gli altri scialpinisti, molti dei quali avevano perso parte della loro attrezzatura. Per evitare ulteriori distacchi, considerando che i pendii circostanti erano ancora potenzialmente pericolosi, i tecnici del soccorso alpino hanno bloccato gli altri scialpinisti presenti in zona, facendoli scendere lungo il fronte della valanga in sicurezza.

Ricordiamo i consigli generali per affrontare al meglio le escursioni scialpimistiche

  • Consultare i bollettini valanghe aggiornati: fonti ufficiali come AINEVA, ARPA regionali e il Servizio Meteomont forniscono informazioni dettagliate e aggiornate sulle condizioni nivologiche e sul pericolo valanghe.

  • Valutare le condizioni locali: le condizioni possono variare significativamente anche in aree limitrofe; è essenziale osservare attentamente il terreno, la presenza di accumuli di neve ventata e altri segnali di instabilità.

  • Adottare comportamenti prudenti: evitare pendii ripidi, soprattutto in presenza di lastroni da vento o neve recente non consolidata; utilizzare dispositivi di sicurezza come ARTVA, pala e sonda; considerare l’opportunità di ingaggiare guide alpine esperte per le escursioni più impegnative.

La montagna offre esperienze uniche, ma richiede rispetto e consapevolezza dei rischi. Una preparazione adeguata e l’attenzione alle informazioni ufficiali sono fondamentali per vivere la montagna in sicurezza.

Leggi l’articolo di Marco Blatto sul tema: La drammatica “normalità” della valanga

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