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4 Luglio 2016

Alpi Centrali · Aree Montane · Italia · Lombardia

IN VIAGGIO SULLE OROBIE, dal 6 al 10 luglio sulle orme della storia

Resti militari. Foto: Mauro Lanfranchi.

Resti militari. Foto: Mauro Lanfranchi.

IN VIAGGIO SULLE OROBIE 2016: GIORNALISTI, ALPINISTI, MUSICISTI E FOTOGRAFI IN CAMMINO SULLE CIME DELLA VALFURVA, LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA

Torna In viaggio sulle Orobie,  iniziativa alla sua quarta edizione, sulle cime della Valfurva, nei luoghi simbolo dell’alpinismo, che furono anche teatro della Grande Guerra, di cui quest’anno si celebra il Centenario.

Dal 6 al 10 luglio, un gruppo di escursionisti, guidato dalla guida alpina Giulio Beggio, seguirà le tracce della memoria lungo un itinerario immerso in uno dei paesaggi montani più suggestivi d’Italia. La comitiva toccherà i rifugi Forni, Branca, Pizzini e V Alpini, che, assieme al Casati, sono autentici simboli per chi ama le terre alte. Si camminerà e ci si fermerà a pensare: il programma prevede conversazioni, letture, spettacoli e persino concerti che si terranno di volta in volta nelle mete raggiunte.

Quest’anno il “Viaggio sulle Orobie” sarà anche “social”: tappe e contenuti potranno essere condivisi attraverso una piattaforma e una app .

I PROTAGONISTI DEL VIAGGIO

Parteciperanno all’edizione 2016, 18 viaggiatori provenienti da mondi diversi, che tenteranno di cogliere  le numerose sfumature della montagna: il grande alpinista Mario Curnis, le guide Hervé Barmasse e Marco Confortola,  il giornalista Lorenzo Cremonesi, l’ex sciatrice Deborah Compagnoni, il professore di filosofia Dimitri D’Andrea, il medico e alpinista Annalisa Fioretti, il direttore dei programmi di Radio Popolare Claudio Agostoni, il viaggiatore bergamasco Stefano Viganò, l’alpinista e progettista elettronico Gian Pietro Verza, il fotografo e giornalista Umberto Isman, il musicista Martin Mayes, la documentarista Alessandra Locatelli, l’attore Stefano Panzeri, la giornalista e blogger Simonetta Radice.

Con loro, anche lo chef orobico Michele Sana, che cucinerà i pasti per il gruppo  basandosi sugli ingredienti poveri delle razioni del soldato.

Porta glaciale del ghiacciaio dei Forni. Foto: Mauro Lanfranchi

Porta glaciale del ghiacciaio dei Forni. Foto: Mauro Lanfranchi

“Attraverso dibattiti e interviste, suoni e sapori, il viaggio servirà a rinnovare l’amore per la montagna, custode di emozioni che appartengono alle nostre più profonde radici” sottolinea Pino Capellini, direttore della rivista Orobie, che organizza il viaggio.

Marco Confortola: “Un viaggio importante perché parla di montagne, rifugi e soprattutto di Prima Guerra Mondiale. Attraverseremo una zona che era la prima linea del conflitto: le tracce lasciate sui luoghi sono ancora ben evidenti. E’ ancora possibile vedere trincee, reticolati, gallerie e certi cannoni talmente pesanti che più nessuno è riuscito a spostare. Questi resti fanno toccare con mano il significato della storia, sarà una grande emozione per coloro che parteciperanno. Il racconto dell’avventura, inoltre, costituirà uno straordinario documento sulla montagna”.

“Sarà una bella opportunità per tutti – conclude il medico e alpinista Annalisa Fioretti – . Credo che sia una bella occasione per far conoscere la montagna italiana. Ho bazzicato a lungo l’Himalaya, ma sono sempre più convinta che le cime più belle siano le nostre. Avrò anche la possibilità di parlare del mio progetto “Tor-vagando for Nepal”, a metà fra alpinismo e azione umanitaria, che ha l’obiettivo di raccogliere fondi per il post terremoto. Inoltre, come medico, mi sento di dire che la montagna vale sempre più come terapia, sia fisica che mentale. Raggiungere obiettivi con fatica, immersi nella natura, permette di migliorare la propria forza interiore”.

I dettagli

 

Simonetta Quirtano