Mi chiamo Christian, sono uno scrittore, una guida e un avventuriero.
Sono nato nel ’79 e come tutti i bambini della mia epoca, sono cresciuto con il mito dei film d’avventura.
Erano tutti uguali e con la medesima trama: il protagonista è una persona sensibile, è il buono educato che prova a inseguire un sogno irraggiungibile, contro un nemico cattivissimo, irrispettoso e potente. Durante lo svolgimento questo piccolo eroe prova a superare i propri limiti, incontra l’amore e lo conquista; quando tutto sembra perso sconfigge il cattivo, a cui dà una chance di salvezza. L’antagonista decreta la sua stessa fine …e vissero avventurosi e contenti.
Non importa quale fosse la disciplina o elemento: questa era la trama. Poteva trattarsi di scalata, sport, esplorazione, combattimento, volo libero, archeologia, super poteri… qualunque fosse la sfida, questa era la condotta del protagonista.
Ero un bambino gentile, dolce, che aveva una voglia e una curiosità immense e irrefrenabili, ma che aveva paura di qualunque cosa. Ho avuto questa grandissima fortuna… la paura! Ho imparato ad amarla e a vincermi e proprio per questo non mi paralizzo mai. Si tratta di una compagna fidata che mi consiglia; non so come facciano quelli coraggiosi che non hanno mai un dubbio e non temono alcunché …e quando incontrano la paura?
Da allora sono successe un milione di cose e io ho vissuto 4 o 5 vite in pochi anni.
La mia difficoltà più grande ora e far capire chi sono e cosa faccio ai miei lettori.
Scrittore: compongo libri e sono arrivato a 33 volumi. Ovviamente organizzo anche conferenze durante tutto l’anno, stendo articoli e molte altre cose correlate, dalla pittura alla ricerca …questa prova è quasi facile. Più difficoltoso è spiegare che si tratta del mio mestiere, e non di un hobby, ma ci sto lavorando!
Guida: formo le persone e le preparo e poi le porto in giro per il mondo in luoghi remoti, dal Nepal alla Patagonia, dalla Groenlandia ai deserti, dagli oceani alle montagne, con un 50% di cultura e un 50% di azione, rispettando l’ambiente e la natura con esperienze sostenibili e solidali. Qui le difficoltà sono due: la prima è far capire che sono esperienze per tutti e che la preparazione che manca ti aiuto a crearla. La seconda è che puoi comprare un viaggio, ma non una montagna o il mare, quelli te li devi guadagnare con rispetto.
Avventuriero: …vivo esperienze! Questo non riesco mai a tradurlo! Come i protagonisti di quei film, cerco di superare il limite in ogni cosa. La preparazione è per me il mezzo per arrivare a un fine e non è il fine. Da ragazzo ero un agonista puro e rendevo conto al cronometro in gare nazionali e internazionali, ora (e in vero da sempre) rendo conto alla mia fantasia.
Che cos’è l’avventura? …è prima di tutto Spirito, percorrere un sentiero che nessuno vede tranne te.
Scoprire cosa c’è dietro la collina, fisicamente e metaforicamente. Per questo pratico arrampicata, scherma antica, corsa, speleologia, combattimento, volo, subacquea in acqua o sotto il ghiaccio, canyoning, surf, esplorazione, dalle altissime quote ai deserti, e moltissime altre cose… Avete presente tutte quelle cose fighissime che facevano i protagonisti di tutti quei film? Ebbene io le vivo al 200%… e non fini a se stesse, ma per evolvermi, nella mia anima.
A cosa serve tutto questo? Pensiamo alla realtà: l’insieme delle nostre percezioni è solo un’idea. La realtà non esiste: ne hanno parlato i filosofi, i filmografi, gli scrittori, gli scienziati. La realtà è un’idea e forse continuando a evolverci riusciremo ad oltrepassarne il muro e a veder dietro la sua cortina prima che la “corsa” finisca.
Abbiamo così poco tempo per farlo, non ne va sprecata neanche una goccia.
Evolversi fino ad andare Oltre.
Quando ero solo un bambino e poco dopo da ragazzo, ero estremamente magro, di carnagione chiarissima, avevo i capelli lunghissimi e neanche un pelo sul volto. Se fosse comparso un bullo, ovviamente io sarei stato il bersaglio: e c’era da imparare a difendersi in fretta e anche con i denti, perché in certi ambienti non si scherza mica… A scuola in un vecchio diario disegnai come mi sentivo di essere, come volevo essere, ma non c’entravo assolutamente alcunché con quell’immagine, apparentemente.
Questo disegno ha circa 30 anni…
I miei sogni andavano al di là della paura e della percezione della realtà. Avrei materializzato nel tempo e nello spazio ciò che sentivo nel cuore, in ogni disciplina, credendoci senza fermarmi in alcun caso.
Il tempo è passato… e dopo innumerevoli passi, il mio cammino continua.
Questo vale per chiunque, non solo per me.
“You can be anything you want to be
Just turn yourself into anything you think that you could ever be
Be free with your tempo, be free, be free” (Innuendo 1991).
Amico mio… chiunque tu sia, puoi diventare qualunque cosa tu voglia, puoi essere qualunque cosa tu senta di essere.
Christian Roccati
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