Dopo l’impressionante prima salita della Nord del Ghamubar Zom V, il team giapponese ritorna nell’Hindu Raj pakistano
Yudai Suzuki, Kei Narita e Yuu Nishida si stanno preparando a tornare nella regione dell’Hindu Raj pakistano, dove l’anno scorso hanno realizzato la prima salita dell’impressionante parete Nord del Ghamubar Zom V (6.400 m).
A distanza di mesi, i tre alpinisti giapponesi hanno individuato un altro obiettivo di difficoltà simile, in un massiccio vicino. La squadra punterebbe alle inviolate pareti Nord del Thui I (6.662 m) e Thui II (6.523 m). Entrambe le vette non sono facilmente accessibili.
Il Thui I non conta tentativi recenti conosciuti. Fu tentato con insistenza da diverse spedizioni giapponesi attraverso varie vie tra il 1970 e il 1975, quando Hideo Mutoh e Hiroshi Yanagi si aggiudicarono la prima salita attraverso la cresta sud-ovest.
Yudai Suzuki, Kei Narita e Yuu Nishida, tutti ventenni, prevedono “una salita dura e avventurosa, principalmente arrampicata mista con piccozze”. E aggiungono che si tratta di «una parete enorme che nessuno al mondo ha mai tentato prima», quindi anche le incertezze sono molto grandi.
La partenza è prevista per il 19 agosto.
I tre giapponesi si definiscono soprattutto “amici che hanno scalato in Hokkaido, Alaska, Perù e Pakistan”. Ognuno di loro è originario di una zona montuosa del Giappone (Hokkaido, Tokai e Waseda).
Nella primavera del 2023, Yudai Suzuki e Kei Narita hanno aperto Japonés Directo (1.100 m, 5.10a, WI6) sulla parete nord del Nevado Ausangate, nella Cordillera Vilcanota (Ande peruviane). Oltre alla già citata salita del Ghamubar Zom V avvenuta più tardi in autunno, nemmeno un mese fa Yudai Suzuki, questa volta con Keisuke Ohkura e Kazumasa Ostubo, ha aperto Dream House (1.240 m, M6, AI5+, A2, R/X, VI ), una nuova via sul versante Sud del Quitaraju (6.036 m) nella Cordillera Blanca del Perù.
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