Il team giapponese ha chiamato la via ‘Dream House’ (1.240 m, M6, AI5+, A2, R/X, VI)
“Forse non sarò mai più in grado di completare una scalata così difficile e pericolosa nella mia vita”. E’ questo il commento dell’alpinista giapponese Yudai Suzuki che, insieme a Keisuke Ohkura e Kazumasa Otsubo, ha aperto una nuova via sulla Sud del Quitaraju, una montagna di 6.036 metri nella Cordillera Blanca, in Perù.
La linea è stata battezzata Dream House (1.240 m, M6, AI5+, A2, R/X, VI).
Suzuki ha definito la scalata molto più dura di quella effettuata sulla parete nord dell’Ausangate (6.385 m) nella catena montuosa Vilcanota con Kei Narita e della prima assoluta del Gamubar Zom V (6.400 m) in Pakistan, con Kei Narita e Yuu Nishida.
La via, sale lo sperone Sud e termina congiungendosi alla Cresta Sud-Est fino in vetta.
A 5900 m, il team ha rischiato di dover interrompere la salita, a causa di un enorme seracco. Il colpo di grazia è arrivato quando la squadra è precipitata per 15 metri. Illesi, i giapponesi hanno utilizzato tutte le loro forze per proseguire la scalata fino in cima.
La discesa è avvenuta lungo la parete Nord. Qui il team è stato sorpreso da una scarica di sassi, “siamo stati fortunati a non farci male”, racconta Suzuki.
L’ultimo tratto della cresta sud-est era stato già salito, probabilmente, una quarantina di anni fa, aggiunge il giapponese “ma non siamo riusciti a trovare molte informazioni a riguardo e le condizioni sembrano essere cambiate notevolmente da allora”.
“Dream House” si compone di oltre 30 tiri. “Nessuno di loro è stato facile da scalare”, ha scritto su instagram Suzuki.
Il team ha assegnato alla linea le seguenti difficoltà: misto M6, ghiaccio AI5+, artificiale A2 e roccia VI, con una componente di impegno significativa (R/X). La salita è stata effettuata tra il 25 e il 29 giugno. Quattro i bivacchi in parete.
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