I 14 OTTOMILA: la breve stagione della conquista. Questa sera, a Bergamo

Alpinismo himalayano. Fonte immagine: www.lab80.it

ROBERTO MANTOVANI: I 14 OTTOMILA. LA BREVE STAGIONE DELLA CONQUISTA

Questa sera, nell’ambito della rassegna “Il Grande Sentiero“, Roberto Mantovani racconta la storia dell’himalaysmo, dalla prima salita dell’Annapurna nel 1950 a quella del Shisha Pagma nel 1964. Fatti, vicende e riflessioni su un capitolo di storia alpinistica che troppo frettolosamente è stata declinata al passato.

L’incontro con Mantovani, giornalista e storico dell’alpinismo, si aprirà alle ore 21 presso il Palamonti di Bergamo. Ingresso gratuito.

Roberto Mantovani ha diretto la Rivista della Montagna, coordinato i numeri speciali di Alp, lavorato al Museo nazionale della montagna. Ha pubblicato oltre venticinque libri, ultimo dei quali “La conquista degli 8000” (Alpine Studio), appena uscito nelle librerie.

IL LIBRO

Sinossi.
Da avventura in apparenza irripetibile, col tempo la scalata degli 8000 si è trasformata in un fatto sportivo. I pionieri si muovevano in mezzo a nodi orografici quasi sconosciuti, privi di mappe dettagliate, fidandosi solo sulle proprie intuizioni e sui racconti degli esploratori occidentali che avevano osato oltrepassare in segreto il confine dei regni proibiti dell’Himalaya.
Dai primi tentativi di salita, i grandi pionieri dell’alpinismo si sono concentrati sulle vette più alte, come il K2 e l’Everest; ma è l’Annapurna che infine ha il titolo di primo Ottomila conquistato della storia dell’alpinsmo. Da qui è un susseguirsi di spedizioni, tentativi, grandi epopee che hanno portato l’uomo alla conquista di tutti i 14 Ottomila della Terra.
Oggi il tempo dell’avventura e della grande esplorazione è finito, ma è sostituito da altre sfide, tecnicamente più difficili rispetto al passato, anche se spesso queste sono realizzate con l’aiuto delle nuove tecnologie e all’inserimento spinto della comunicazione.
Ma la conquista delle cime più alte del modno è una storia intrigante, in cui trasudano passione, forza e tutto il romanticismo necessario che spinge da sempre l’uomo all’avventura.