Ieri 3 giugno, Aaron Gwin ha trionfato nella RockyRoads Uci Mountain Bike World Cup Val di Sole-Trentino 2012 ed ha così bissato il successo del 2011, balzando anche al comando della classifica generale di Coppa del Mondo di mountani bike downhill. Il tutto, tra gli applausi delle migliaia di appassionati che hanno assiepato il parterre e che si sono disposti lungo i bordi del tracciato.
Il 24enne americano, che aveva dominato le qualificazioni di sabato, si è ripetuto migliorandosi addirittura di sei secondi. Un tempo che gli ha permesso di staccare di quasi otto secondi il sudafricano Greg Minnaar, quello che fino a sabato era il leader di Coppa, raggiunto al comando (a pari punti) proprio dal fuoriclasse statunitense.
Pressoché impeccabile la prova di Gwin, che ha coperto i 2,250 chilometri ed i relativi 560 metri di dislivello del tecnico percorso (pendenza media del 30%) in 3’10″577, capace di superare i 50 km/h di velocità e di mettere la museruola alle ambizioni di vittoria del sudafricano Greg Minnaar, che fino alla discesa del funambolo americano comandava la classifica.
Minnaar, che cercava la doppietta dopo il successo nella prima prova di Coppa del Mondo di Pietermaritzburg, è stato il primo ad intonare la standing ovation per il rivale, mentre sul terzo gradino del podio è salito il britannico Gee Artherton, lui che nel 2008 in Val di Sole aveva conquistato il titolo di campione del mondo. Questa volta, però, l’eclettico Gee ha commesso un errore di troppo nel tratto più tecnico del tracciato (nel bosco), salutando la possibilità di agguantare la piazza d’onore. Quarto un altro britannico, Marc Beaumont, seguito dal neozelandese Cameron Cole e dal campione del mondo Danny Hart.
Ancora una volta sfortunato l’australiano Samuel Hill (settimo), che, dopo due terzi di gara decisamente positivi, si è esibito in qualche scodata di troppo nello schuss finale, in particolar modo sulla curva a lui intitolata, che già gli costò il possibile successo ai Mondiali 2008 (dove chiuse comunque terzo).
Per quanto riguarda gli italiani, il migliore è stato l’esperto atleta ventisettenne di Sondrio Marco Milivinti, 33° in 3’29″117. Cinquantunesimo Gianluca Vernassa, 64° Carlo Caire e solo 72° il campione italiano Lorenzo Suding, incappato in qualche errore di troppo.
La gioia in famiglia Atherton, che poteva già festeggiare il terzo posto di Gee, è arrivata nella gara femminile, che ha sorriso a Rachel Atherton, sorella del “bronzo” maschile di giornata.
Nella gara in rosa, tutto lasciava presagire ad un trionfo francese, ma a togliere dalle mani del deejay il disco della marsigliese ci ha pensato la britannica della Gt Factory Racing Rachel Atherton, protagonista di una prova che ha dato del “tu” alla perfezione e che le ha permesso di abbassare di ben 13 secondi il tempo fatto registrare sabato in qualifica. Nulla da fare, quindi, per la campionessa del mondo Emmeline Ragot: la transalpina, autrice di una prova sulla falsariga di quella delle qualificazioni (3’57″519 contro il 3′”56179 di sabato) si è dovuta accontentare addirittura della terza piazza – “ho sbagliato nella parte iniziale, dove ho perso l’equilibrio ed ho seriamente rischiato di cadere” – ha spiegato a fine gara, preceduta anche dalla connazionale Myriam Nicole, che aveva impressionato tutti nelle prove libere di ieri mattina e che, non a caso, è riuscita a salire sul secondo gradino del podio, argento a 4″485 dalla Atherton. Francesi sono anche il quarto e quinto posto, con Florian Pugin e Morgane Charre, mentre è andata sotto le attese l’australiana Hanna Tracey (nona), lei che aveva vinto la prima prova di Coppa del Mondo, quella di Pietermaritzburg del marzo scorso.
Buona prova anche per la campionessa italiana Alia Marcellini, che ha migliorato il tempo delle qualificazioni di sabato di oltre 3 secondi, chiudendo con un onorevole undicesimo posto (4’24″420). Nella classifica generale della RockyRoads Uci Mountain bike World Cup, con il terzo posto odierno, è balzata al comando la francese Emmeline Ragot con 370 punti, seguita dall’australiana Hannah Tracey (322) e all’altra transalpina Myriam Nicole (261).
CLASSIFICHE DOWNHILL
Ordine d’arrivo maschi RockyRoads Uci Mtb World Cup Val di Sole: 1. Aaron Gwin (Usa) 3’10″577; 2. Greg Minnaar (Rsa) 3’18″427; 3. Gee Atherton (Gbr) 3’18″970; 4. Marc Beaumont (Gbr) 3’19″514; 5. Cameron Cole (Nzl) 3’20″320; 6. Danny Hart (Gbr) 3’20″895; 7. Samuel Hill (Aus) 3’21″077; 8. Samuel Blenkinsop (Nzl) 3’21″885; 9. Rémi Thirion (Fra) 3’21″896; 10. Steve Smith (Can) 3’21″969; 33. Marco Milivinti (Ita) 3’29″117
Classifica generale Coppa del mondo maschile: 1. Aaron Gwin (Usa) punti 450; 2. Greg Minnaar (Rsa) punti 450; 3. Gee Atherton (Gbr) punti 315
Ordine d’arrivo donne RockyRoads Uci Mtb World Cup Val di Sole: 1. Rachel Atherton (Gbr) 3’49″436; 2. Myriam Nicole (Fra) 3’53″921; 3. Emmeline Ragot (Fra) 3’57″519; 4. Floriane Pugin (Fra) 4’04″882; 5. Morgan Charre (Fra) 4’09″737; 11. Alia Marcellini (Ita) 4’24″420.
Classifica generale Coppa del Mondo femminile: 1. Emmeline Ragor (Fra) punti 370; 2. Tracey Hannah (Aus) punti 322; 3. Myriam Nicole (Fra) punti 261
Classifiche Downhill Men – List
Classifiche Downhill Women – List
Per quanto riguarda le finali dell’unica tappa italiana del 4X Pro Tour, la più importante rassegna internazionale riservata agli specialisti del Four Cross, i migliori interpreti della disciplina si sono sfidati in batterie da quattro ad eliminazione diretta (sedicesimi di finale, quarti, semifinali e finali) su un percorso di 450 metri, caratterizzato da 7 curve paraboliche e un dislivello di 70 metri, interamente visibile dalla zona d’arrivo.
La gara maschile, ha regalato emozioni fino all’ultimo, con un podio che ha raccolto la creme del movimento e che ha rispecchiato fedelmente il pronostico della vigilia. A trionfare, infatti, è stato il vincitore delle qualificazioni di venerdì, l’atleta della Repubblica Ceca in forza alla Racing Specialized Tomas Slavik, protagonista di un appassionante braccio di ferro con il connazionale Michal Prokop, secondo. Tripudio ceco, quindi, con il britannico Scott Beaumont a completare il podio, lui che venerdì si era classificato terzo anche nelle prove di qualifica, proprio dietro a Slavik e Prokop.
Medesimo discorso per il quarto ed ultimo classificato della finalissima, lo svedese Felix Beckeman, mentre la finale B ha premiato il francese Derbier Quentin. Per quanto riguarda gli italiani, invece, il migliore è stato Francesco Petrucci della Cingolani Racing (38°), seguito da Davide Dolfin (43°), Stefano Balstracci (51°), Gabriele Giletta (55°) e Marco Ricci (59°).
Appassionante duello, infine, anche nella gara femminile, che ha vissuto sul testa a testa tra la britannica Katy Curd (dominatrice delle qualificazioni di venerdì) e l’olandese Anneke Beerten. Dopo essersi imposte entrambe nelle rispettive batterie dei quarti di finale e di semifinale, nella finalissima per l’oro la Beerten ha trovato le migliori traiettorie, riuscendo a tenersi alle spalle la Curd, costretta ad accontentarsi della piazza d’onore. Terzo posto per la francese Celin Gros e quarto per la svizzera Lucia Oetjen, mentre la finale di consolazione, per il quinto posto, ha visto trionfare la tedesca Steffi Marth, quinta anche venerdì nelle prove di qualifica.
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