Tra il 17 e 18 luglio, Rossano Libera ha realizzato in solitaria Memento Mori, la via tracciata sul Pizzo Badile nel 1980 dai cecoslovacchi Josef Rybička, Jan Šimon e Ladislav Škalda. Il primo giorno avrebbe salito soltanto poche lunghezze, in complicata scalata artificiale (A3), e il secondo avrebbe puntato decisamente alla vetta, un sogno a cui pensava da venticinque anni.
«Mai fatto niente di simile» ha dichiarato Rossano. «Su quella via la tensione è costante, dal primo metro all’ultimo: la roccia è cattiva, si sfalda e poi dall’alto arriva di tutto. In un paio di occasioni mi sono visto davvero male…..
Tentare d’inverno, quando il gelo blocca le rocce? Di sicuro un’avventura ma non la stessa cosa: perché Memento mori è tale soltanto d’estate, mettendosi nelle medesime condizioni dei primi salitori. Dopo la solitaria invernale della Cassin, dopo tutti quei tentativi e bivacchi, ho provato una sorta di repulsione nei confronti del Badile.
Ultimamente però, grazie al lavoro di guida, mi sono riconciliato con la grande montagna e pochi giorni fa ho sentito di nuovo il richiamo…
Ecco, pensatela come volete, ma il Badile mi chiamava ed ero sicuro che mi avrebbe lasciato passare».
Per la cronaca, la solitaria di Libera è soltanto la seconda ripetizione assoluta di Memento Mori dopo quella invernale firmata nel 1982 dai cecoslovacchi František Bauer e Jan Doubal
Fonte:
www.camp.it
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