Controllare la più grande riserva idrica dell’Africa è l’obiettivo della nuova stazione meteorologica installata a 4.750 metri di quota sul Ruwenzori dalla spedizione organizzata dal Comitato Everest-K2-Cnr.
”La stazione è stata installata al limite del ghiacciaio sommitale del Ruwenzori, nello stesso punto in cui sei anni fa avevamo installato la stazione meteo”, ha detto il coordinatore della spedizione, Giampietro Verza. La nuova centralina, però, non fornisce solo dati meteorologici, ma misure relative ai ghiacciai”. I suoi sensori di nuova generazione rilevano temperatura, umidità, pressione, vento, irradiazione e precipitazioni, ma anche lo scambio energetico tra suolo e atmosfera e il livello della neve La centralina è già operativa, i primi dati trasmessi via satellite sono già arrivati alle stazioni di ricezione e tutti i test hanno dato esito positivo.
La nuova centralina è entrata così a far parte del progetto Share (Stazioni ad Alta Quota per la Ricerca sull’Ambiente), che negli ultimi anni ha realizzato una rete globale d’alta quota al servizio dei maggiori progetti internazionali sui cambiamenti climatici. La stessa spedizione fa parte anche del progetto Nextdata ed è stata condotta in collaborazione con l’università di Nairobi e del Dipartimento di Meteorologia dell’Uganda.
”Si tratta di una delle poche stazioni in alta quota di tutto il contenente africano”, spiega la responsabile della ricerca del comitato EvK2Cnr, Elisa Vuillermoz. ”La possibilità di raccogliere dati in continuo in una regione così importante, ma dove le misure sono scarsissime, è fondamentale e i risultati saranno funzionali non solo agli studi climatici, ma anche alle ricerche glaciologiche che studiano le dinamiche glaciali e i processi di fusione superficiale”.
Montare la centralina sul Rwenzori è stata un’esperienza unica, ha detto Verza: queste montagne ”hanno sotto di loro tutta la potenza dell’acqua che serve metà Africa. Sono un ecosistema ricchissimo di vegetazione e incredibile dal punto di vista del bilancio idrico. Questo massiccio è un collettore di umidità formidabile. Adesso dal Rwenzori scendono dei fiumi incredibili di acqua marrone, marrone perché porta il terreno con sé”.
Considerato uno dei principali forzieri dell’acqua in Africa, il Rwenzori è una catena montuosa composta da sette vette, che separa l’Uganda dalla Repubblica del Congo, pochi chilometri a Nord dell’Equatore. Sulle sue pendici vivono i gorilla di montagna e dalla sua cima più alta nasce il Nilo.
Fonte: (Ansa, 8 aprile 2013)
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