La vita dei fratelli Pou, protagonisti dell’alpinismo estremo, dagli inizi sui Pirenei agli exploits in giro per il mondo
Gli «Hermanos Pou», come sono conosciuti Eneko e Iker, sono baschi, e in trent’anni di arrampicate in 65 paesi hanno totalizzato 3.168.000 metri di dislivello e 79.200 scalate. E il contatore quotidianamente sale.
Sono complementari nelle loro attitudini, tanto Eneko è versatile e forte su tutti i terreni, anche nello sci estremo, quanto Iker è uno specialista dell’arrampicata su roccia, potente e con «dita paranormali», in grado di salire a vista un 8c.
Se al primo piacciono il rock & roll, la birra e le tortillas, il secondo adora il punk, il riso e i viaggi ed è questa la forza trainante delle loro esplorazioni. Come altre coppie di fratelli che hanno scritto la storia dell’arrampicata e dell’alpinismo – i tedeschi Thomas e Alexander Huber e gli svizzeri François e Fred Nicole – gli Hermanos Pou insieme sono una cordata eccezionale, che ha inanellato e aperto alcune delle vie più difficili in Patagonia, nelle Alpi, in Himalaya e in Africa. Protagonisti dell’alpinismo estremo, uniscono alla forza e alla tecnica estro e simpatia.
Due vite, una cordata (Ed. Solferino), racconta la loro vita, appassionante e fantasiosa, dagli inizi sui Pirenei agli exploits in giro per il mondo.
Traduzione di Roberta Bovaia.
Gli Autori
Eneko (1974) e Iker (1977) Pou, baschi di Vitoria-Gasteiz, hanno cominciato ad andare in montagna da bambini con i genitori appassionati di alpinismo.
Da metà anni Novanta a oggi sono protagonisti di primo piano dell’arrampicata su roccia e non solo.
Al loro attivo prime vie di difficoltà 9+/9b.
Due vite, una cordata
Autore: Eneko e Iker Pou
- Milano - 2024Pagine: 304
Prezzo di copertina: € 19.5