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23 Settembre 2020

Cultura · Narrativa

Franco Brevini

Il libro della neve

Avventure, storie, immaginario

«…stavamo risalendo la seraccata verso i 3.600 m e il vento, che aveva soffiato nei giorni precedenti, aveva cancellato i segni dei crepacci. Quando ci fui sopra, il ponte di neve si sbriciolò e io precipitai nella voragine per 15 m, l’equivalente di cinque piani di una casa. Rimasi appeso alla corda, ondeggiando nel vuoto con gli sci ancora ai piedi. Appena mi riebbi dallo spavento, cominciai a guardarmi intorno, affascinato dalla misteriosa stratigrafia del ghiaccio. Poco dopo però, con i primi brividi di freddo, giunsero anche le domande: “Cosa ci faccio io qui dentro?”»

Chi non ricorda lo stupore e l’incanto dei risvegli dell’infanzia, quando cadeva la neve? Ma anche da adulti continuiamo a rivivere quella magia, ogni volta che la bianca signora dell’inverno fa la sua comparsa. Di là dalla fiaba natalizia moderna, la neve si è trasformata nei secoli, così che il «crudo verno» degli antichi non è più associato al freddo, alla paura e alla fame, ma, oggi, al tempo libero e allo sport. La neve ha prestato il suo candore alle donne cantate dai poeti; ha sollecitato la sensibilità degli artisti, da Brueghel, con i suoi pattinatori sui canali gelati, ai vellutati paesaggi degli impressionisti, alle raffinate stampe giapponesi; al cinema è un infallibile dispositivo classico del thriller; in molti romanzi e racconti una presenza chiave: si pensi a Zanna Bianca, alla Montagna magica, alla Regina delle nevi, o a Frankenstein, in cui una abnorme creatura si aggira sul pack polare e sui ghiacciai del Monte Bianco. La ritroviamo nella ricerca scientifica, nelle imprese degli esploratori polari, nelle guerre (da Annibale a Napoleone, fino alla nostra «guerra bianca»), nella diffusione degli sci, nella nascita dell’alpinismo e del turismo di montagna.

Una storia emozionante, che si nutre della stessa esperienza dell’autore  e che comincia con un microscopico fiocco esagonale per giungere alle sfide metafisiche che le vette più famose lanciano agli scalatori degli 8.000 himalayani.

“Il libro della neve. Avventure, storie, immaginario” di Franco Brevini, è un’edizione Il Mulino.

“Il libro della neve” ha vinto il 46° Premio ITAS del libro di montagna.

L’Autore

Franco Brevini insegna Letteratura italiana all’Università di Bergamo e collabora con il «Corriere della Sera». Ha pubblicato una trentina di volumi, fra cui «Le parole perdute» (Einaudi, 1990); «La poesia in dialetto. Storia e testi dalle origini al Novecento», 3 voll. Mondadori, 1999); «La letteratura degli italiani» (Feltrinelli, 2011); «L’invenzione della natura selvaggia. Storia di un’idea dal XVIII secolo ad oggi» (Bollati Boringhieri, 2013); «Così vicini, così lontani. Il sentimento dell’altro, fra viaggi, social, tecnologie e migrazioni» (Baldini&Castoldi, 2017); «Alfabeto verticale» e «I simboli della montagna» (Il Mulino, 2015 e 2018). Alla ricerca scientifica affianca un’intensa attività di alpinista e viaggiatore.


Il libro della neve

Autore: Franco Brevini

- Bologna - 2019

Pagine: 464

Prezzo di copertina: € 45


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