I Sentieri Frassati non sono dei pellegrinaggi e nemmeno delle mere escursioni. Un libro del CAI li racconta per la prima volta nella loro interezza
I Sentieri Frassati sono dei cammini, del corpo e della mente, sulle tracce di chi ci ha preceduto nella storia dei luoghi … e verso l’alto.
Il loro essere in rete li rende, di fatto, un unico cammino attraverso 22 sentieri che il CAI ha inteso intitolare, dal 1996 al 2012, al proprio socio Pier Giorgio Frassati (1901-1925), che “amava la montagna e la sentiva come una cosa grande, un mezzo di elevazione dello spirito, una palestra dove si tempra l’anima e il corpo”.
Ricco di approfondimenti umani, storici e naturalistici, il libro “L’Italia dei Sentieri Frassati” (Club Alpino Italiano, 2016), a cura di Antonello Sica e Dante Colli, racconta per la prima volta nella sua interezza lo sviluppo del progetto “Sentieri Frassati”, unanimemente riconosciuto come progetto educativo verso un approccio globale alla montagna come palestra che allena, scuola che educa, tempio che eleva.
Presentazione nell’ambito del 65° Trento Film Festival
Venerdì 28 aprile alle ore 11, nella Sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (via Garibaldi – Trento), nell’ambito del 65° Trento Film Festival, il volume sarà presentato dal presidente generale del CAI, Vincenzo Torti. Interverranno l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, il vicario generale della diocesi di Belluno-Feltre, Luigi Del Favero e il teologo don Paul Renner, della diocesi di Bolzano-Bressanone.
Moderatore il direttore del settimanale diocesano “Vita Trentina”, Diego Andreatta.
Il dibattito, aperto a tutti, si propone di esplorare gli emergenti valori personali e comunitari dei cammini di ricerca spirituale, a partire dal progetto nazionale che ha collegato negli ultimi 20 anni le regioni italiane nel ricordo del giovane alpinista piemontese Pier Giorgio Frassati.
I curatori del libro
Antonello Sica, ideatore dei Sentieri Frassati, è nato a Sala Consilina (SA) nel 1959. È socio del Club Alpino Italiano e della Giovane Montagna, e socio accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. Profondamente innamorato della propria terra di origine, il Vallo di Diano, ha verso di essa indirizzato la propria passione per la ricerca storica, pubblicando diversi studi propri e curando l’edizione di opere di altri autori. Per il CAI ha curato: Il “Sentiero Frassati” della Campania (Laruffa, 1996) e Itinerari Salernitani. I sentieri dello Spirito (Electa Napoli, 2000). È tra gli autori di Greenways in Italia. Scoprire le nostre strade verdi (De Agostini, 2003) e, sempre su questi temi, ha collaborato con Albano Marcarini e Massimo Bottini alla realizzazione, tra l’altro, di Le ferrovie delle meraviglie. L’Italia dei binari dimenticati (Ediciclo, 2012). Sui “Sentieri Frassati” ha in precedenza curato il tascabile In cammino sui Sentieri Frassati. Guida ai percorsi regione per regione (Ave, 2010). Vive attualmente ad Avellino (sica.antonello@gmail.com).
Dante Colli (1935) vive a Carpi. Buon conoscitore del mondo dolomitico, vi ha compiuto più di mille scalate, tra cui un centinaio di vie nuove e varianti, e tutti i Tremila. Al suo attivo numerose salite in vari gruppi dell’arco alpino. Ha pubblicato numerose guide alpinistiche ed escursionistiche, la biografia di Georg Winkler, la Storia dell’alpinismo fassano, il volume Sassolungo e numerose altre monografie: Hans Dülfer, Guido Tanesini, Re Alberto del Belgio, Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta. Innumerevoli gli articoli su riviste e partecipazioni a volumi e antologie. È presidente del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, è stato presidente della Commissione Centrale Pubblicazioni del CAI. È membro del Gruppo alpinistico Ciamorces di Fassa.
L’Italia dei Sentieri Frassati
Autore: Antonello Sica, Dante Colli (a cura di)
Editore: CAI - Milano - 2016Pagine: 288
Prezzo di copertina: € 35