Pauletto: “Il fatto è che per me la montagna non è solo la montagna. È anche tutto quello che viene prima e che viene dopo. È un’atmosfera”
Fin da ragazzo Giancarlo Pauletto, autore di “Un alpinista qualunque. Storie di monti e natura”, in libreria in questi giorni per Ediciclo, ha avuto sotto gli occhi il Monte Cavallo. Questo Fujiyama della pianura veneta ha sempre rappresentato, per lui, la porta sull’avventura: finché un giorno, tredicenne, se ne andò in mezzo ai monti in bicicletta, alla scoperta del favoloso Campanile di Val Montanaia.
Quasi vent’anni dopo salì anche in cima, al favoloso Campanile, e questa fu la più grande impresa del suo alpinismo qualunque. Dedicato sì alle vette, ma quasi sempre di non grande impegno, tra amicizie, canti, ricche colazioni, baite o rifugi felicemente raggiunti. E poi c’è stata la scoperta, pur tardiva, dei fiori di montagna, campanule e gigli, scarpette di Venere e clematidi, eriofori cirsi e globularie…: fonte di meraviglie forse anche più vive di quelle regalate dalle cime. Infine ha provato la montagna invernale, con sci di fondo o racchette da neve ai piedi. La montagna per lui è sempre incanto e natura, un luogo dove ritrovare se stessi.
L’Autore
Giancarlo Pauletto (Portogruaro, 1941) ha studiato filosofia a Padova e poi ha insegnato nelle scuole superiori. Dai tempi dell’università si occupa di storia e critica d’arte, ambito nel quale è curatore di mostre (ne ha seguite circa trecento) e autore di cataloghi, monografie, libri e interventi critici su quotidiani e periodici. In ambito narrativo ha pubblicato, nel 1993, per Nuovadimensione, Neiges d’antan; nel 2006 la seconda edizione ampliata di Amati giri ciclici; nel 2011, Il ciclista impenitente; nel 2014 Lo splendore dei funghi, tutti per i tipi di Ediciclo.
Un alpinista qualunque
Autore: Giancarlo Pauletto
Editore: Ediciclo - Portogruaro (VE) - 2018Pagine: 208
Prezzo di copertina: € 14.5