“Un sogno lungo 50 anni. Storie dell’arrampicata nel finalese 1968-2018” di Alessandro Grillo (ed. Versante Sud), oltre a essere un sogno vissuto, è il ricordo di un passato nel quale il vecchio autore, con la scusa di essere stato anche uno scalatore e prima ancora un alpinista, racconta la sua vita di pietra. Sì, perché quella pietra l’ha fatto guardare a uno specchio che gli fece vedere anche ciò che non avrebbe mai voluto.
Così gli raccontarono anche quello che non aveva mai visto e sentito. Visto che crede, questo zingaro saraceno, in un’anima che non vuole proprio morire, dialoga con i fraterni amici che non ci sono più, lui sopravvissuto a una stirpe di eroi.Li racconta, con distacco, con amore, con schiettezza, perché sa che si ritroveranno un giorno dietro alla grande porta, a cantare tutti assieme il loro canto libero.
L’Autore
Nella sua vita ha fatto molti lavori, dallo scaricatore di carbone e balle di cotone ai tempi dell’università sino a fare l’imprenditore sanitario, attività che ha smesso lo scorso anno lasciando l’attività alla più grande delle sue due figlie.
Ha arrampicato e scalato oltre che a Finale, cosa che racconta in questo libro, in moltissime parti del mondo: Alpi, Himalaya, Cordillera Blanca, Alpamajo, Huascaran. È stato al Fitz Roy e al Cerro Torre, senza riuscire però a scalarli, e recentemente in Antartide e Torri del Paine. Ha arrampicato in Africa, Hoggar, Tesnu, Garet el Genun, in Marocco.
Ha viaggiato per 20 anni , uno o due mesi l’anno, in Africa, per divertimento e aiuti umanitari, Algeria, Libia, Niger, Ciad, Darfur, Mali, Benin, Togo, Gana e costa d’Avorio.
Un sogno lungo 50 anni
Autore: Alessandro Grillo
Editore: Versante Sud - Milano - 2018Pagine: 324
Prezzo di copertina: € 19.9