Marco Aurelio Fontana, Eva Lechner, Gerhard Kerschbaumer, Serena Calvetti, Beltain Schmid ed Emilie Collomb. Sono questi i nuovi campioni italiani di mountain bike, disciplina cross country, incoronati ieri a Lugagnano Val d’Arda, in provincia di Piacenza.
I sei nuovi tricolori del fuori strada italiano hanno regalato una giornata di grande spettacolo, insieme agli altri quasi 250 atleti radunati sulle colline piacentine a caccia di una maglia tricolore.
Le prime a saltare in sella stamane sono state le ragazze delle varie categorie, e fin dal primo giro si è capito che non sarebbe stata una passeggiata. Gli organizzatori della ASD Lugagnano Off Road li avevano chiamati sassaia, legnaia, cipollina, cavatappi e refrigerio, ed erano i punti più insidiosi dell’anello di gara di 4,7 km da percorrere sempre e comunque al massimo, perché ogni sbavatura voleva dire posizioni perse e spesso qualche livido, come nella tremenda sequenza di massi della sassaia a tre quarti giro, che ha “mietuto” diverse vittime sia al maschile che al femminile.
Eva Lechner è partita subito a mille e proprio alla sassaia è riuscita a staccare quella che fino a quel momento era stata la sua maggiore antagonista, ovvero una Daniela Veronesi in gran forma, finita però faccia a terra al termine dei massi. Mentre l’altoatesina allungava dietro di lei si faceva incalzante la pedalata di Roberta Gasparini, che però già al secondo giro subiva un ritardo di un minuto dalla Lechner.
Da quel momento in poi, il passo della prossima rappresentante (unica) italiana alle Olimpiadi di Londra Eva Lechner è stato impressionante e alla fine ha chiuso con quasi 5’ di vantaggio sulla Gasparini, mentre terza è arrivata la Veronesi. Per quanto riguarda la Calvetti (under23) e la Collomb (junior), le loro prestazioni sono state senza macchia da cima a fondo e sul traguardo sono entrambe arrivate in solitudine, conquistando così la terza e prima maglia tricolore delle rispettive carriere.
Festeggiate le nuove migliori ladies del cross country nostrano, ecco al via la “meglio gioventù” del Paese, ovvero gli Junior, dove i favoriti erano il valtellinese recente oro europeo Gioele Bertolini e l’altoatesino Beltain Schmid. Dopo il primo giro di “studio” di avversari e tracciato, la coppia di giovani bikers ha preso la testa della gara e fino al termine non l’ha mai mollata, alternandosi continuamente davanti e controllandosi da vicino. Nell’ultima tornata, però, Schmid ha preso l’iniziativa con decisione e questo gli è valso la sua prima maglia tricolore in carriera.
Un altro altoatesino, come Schmid e la Lechner, era tra i super favoriti di questi campionati italiani. Gerhard Kerschbaumer (anche lui olimpionico tra due settimane circa) aveva chiaro in mente l’obiettivo odierno: concedere il bis dopo il successo del 2011. Pronti via e la sfida tra l’atleta di Bressanone e il trio di bikers targati GS Forestale si è infiammata. Luca Braidot, Nicholas Pettinà e Daniele Braidot hanno tentato in ogni modo di arginare la furia di Kerschbaumer, e ci sono quasi riusciti per la prima metà di gara, con una tattica di allunghi alternati che miravano a far spazientire e stancare l’azzurro.
Ma niente da fare, Kerschbaumer quando guida la sua 26” è tranquillissimo e anche se al terzo giro Daniele Braidot lo sopravanzava di 10 secondi, l’atleta della TX Active Bianchi non demorde mai e al quinto (complice anche un guaio meccanico a Braidot) eccolo sfilare davanti in compagnia dell’altro gemello Braidot.
Così fino all’ultima tornata, quando l’altoatesino ha deciso che era ora di vincere un’altra maglia tricolore e in poche centinaia di metri ha messo da parte mezzo minuto che sul traguardo è diventato 1’45” su Luca Braidot e oltre 2’ su Nicholas Pettinà.
Il tempo di vestire il nuovo campione italiano U23, ed ecco pronti in partenza gli élite, con gli occhi dei lugagnanesi tutti per il beniamino Marco Aurelio Fontana.
Fontana non aveva mai vinto la Scott Valdarda Bike fino ad oggi e sulle sue colline gli sono bastati pochi chilometri per sfilare in prima posizione e non muoversi più da lì fino alla passerella in impennata sul traguardo. Mentre il titolo è sembrato fin da subito qualcosa che Fontana poteva solo perdere, si è accesa la bagarre per il resto del podio, con due posti per tre, ovvero Daniele Mensi, Andrea Tiberi e Michele Casagrande, senza dimenticare i trentini Fruet e Longo che dalle retrovie hanno cercato a più riprese la rimonta. Alla fine, dietro a Fontana si sono piazzati il trevigiano Casagrande e un ottimo Tiberi, distaccato solo nel penultimo giro.
Quello di ieri per Fontana è il quarto titolo italiano consecutivo di cross country, e come biglietto da visita per Londra non è davvero male.
Info: www.lugagnanooffroad.it
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