In volo, ma mai quanto il mio pensiero.
Martedì corso di armonia della scalata, mercoledì illustrazione di un viaggio in Groenlandia, ieri presentazione del libro Sette Nero, sta sera altra lezione di arrampicata… domani si vedrà.
In questo periodo convulso l’unico momento tranquillo, o presunto tale, è l’istante in cui percorro i pochi km in piano che mi separano dalla mia macchina, una piccola “furia buia” che ne ha viste mille. Passeggio di estrema corsa al lato del torrente, in piena tenebra, quando riesco a tornare a casa senza che la giornata si trasformi in un eclisse di 48 ore.
Questa notte ho dormito a casa mia ed è stata già una vittoria. Camminavo svelto verso la vettura e mi venivano in mente le lezioni di storia e le mie ricerche relative al rumore comparso negli ultimi cento anni, assente nell’antichità. Oggi tutto è un tremendo frastuono, ma quanto ogni cosa cambia nel vero mondo?
Penso al leggero assordante suono delle impronte digitali che vengono suonate dalle rughe della roccia come puntine di grammofoni.
Il fragore delle nuvole che eteree attraversano canali e cuori
Il rimbalzare dei passi in corsa di linee invisibili di vuoto che si aprono come cerniere nei ghiacciai
Penso alla roboante esplosione nei pensieri al comparire delle pareti…
…e al tamburellare dei cuori, proporzionale all’assenza dei battiti di ciglia di Gea che ti guarda attraverso l’avatar dei suoi figli
Sento il silenzio che ha strappato via il respiro del mare, che ricorda il sospiro dell’amore all’orecchio, inghiottito da un cielo invidioso.
Avverto il suono dei ricordi da cui nemmeno la nostalgia può separarmi.
Rimembro il suono dell’assenza di pensieri che volano sulla roccia, nelle menti di fondo valle che sfrecciano non curanti in scatole di gomma e metallo
…e il rumore dei sorrisi in abbracci che proprio non ti saresti aspettato.
In enigmistica si direbbe “in mezzo a plic”, io ricordo 94 metri a separare la p e la c, tanta magia. Che percussione genera l’incanto?
Che rumore fa un anima che sogna?
Qual’è il loop doop di un cuore che monta di entusiasmo come panna?
Che suono ha la fiamma oscura?
Quale dolce frastuono può avere lo scricchiolio che separa il passato dal futuro?