Ci sono momenti in cui la musica ti accompagna e scivola tra le dita, di soppiatto entra tra i tuoi pensieri come le spire di nuvole attraverso gli spifferi di certe camere.
Ci sono respiri che volteggiano all’esterno della tua testa perché dentro la tua mente non son più bene accetti.
Ci son volte in cui pensi cose, ma non sei d’accordo con ciò a cui pensi.
E poi c’è il cielo. Ci sono le mani, ci sono i passi.
Esistono notti in cui il peso delle lacrime che hanno rigato il tuo volto, dall’altra parte della bilancia, sostiene la felicità che hai e ti porta verso i nembi. L’aria non frizza, l’aria brucia, nei polmoni, e fotografie scattano agli occhi affinché gli altri possano chiamarli riflessi.
Se misurassimo a una a una quelle righe probabilmente faremmo il giro della terra; ma quanti mondi abbiamo visto e conosciuto grazie a tutta quella strada?
Ci son persone talmente potenti da indossare armature invulnerabili.
Esistono individui ancora più forti, in grado di cadere e poi rialzarsi, sempre.
E poi ci sono quelli che non sono in grado di rialzarsi, eppure lo fanno lo stesso, per una persona.
E ci son notti come questa, in cui ti guardarei negli occhi stringendoti solo per dirti:
“sai cosa mi manca? …niente”