Giovedì 19 aprile, alle ore 21,15 presso lo Spazio Oberdan, sala Alda Merini, si svolgerà l’incontro “Semplicemente massi? Il bouldering dalle origini al Melloblocco”.

La serata è organizzata da AltriSpazi e Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con Melloblocco, il più grande raduno di bouldering che si aprirà il 3 maggio in Val di Mello e Val Masino.

Un breve viaggio nella storia del bouldering, un confronto per immagini e video in dissolvenza, con racconti e testimonianze dirette tra l’alpinista Giuseppe Popi Miotti, uno dei padri del Sassismo in Italia e il Bouldering contemporaneo esplorato attraverso i video di Lucas Preti.

Pizza Pop, Italia 2009, colore, 9 min.
Zarok, Italia 2011, colore, 5 min
Zarok 2 (la conquista) , Italia 2012, colore, 6 min

Melloblocco è il più grande raduno internazionale di sassisti, quest’anno alla nona edizione. Un fenomenale successo di pubblico di appassionati e non; un fiore all’occhiello per chi, in Lombardia, ama sport e ambiente naturale.

A parlarcene saranno Nicola Noè, Michele Comi e Stefano Scetti, organizzatori della manifestazione e tre video di Nicola Maspes, “regista ufficiale” del Melloblocco.

Ospiti della serata:
Giuseppe Popi Miotti alpinista, scrittore, fotografo e studioso di storia dell’alpinismo, ambiente ed eco sostenibilità applicata al mondo della montagna
Nicola Noè, Michele Comi e Stefano Scetti, organizzatori del Melloblocco
Nicola Maspes, operatore
Sono stati invitati a intervenire inoltre: Michele Caminati, Jacopo Merizzi, Simone Pedeferri.

Spazio Oberdan – sala Alda Merini, Viale Vittorio Veneto 2 (ingresso da via Tadino)
ore 21,15
Milano (Porta Venezia)
MM1 e Passante Ferroviario (Stazione Porta Venezia)

Diffusosi intorno agli anni settanta, il Bouldering o Sassismo è un’attività di arrampicata su massi (fino ad un massimo di circa 5-6 metri) e consiste nel risolvere particolari sequenze di movimenti concatenati e dinamici, in genere pochi (8-10), ma estremamente difficoltosi.
Fra gli antesignani del bouldering vi è Oscar Eckenstein (1859-1921), rocciatore inglese dalle straordinarie capacità atletiche. Oltre all’UK vi sono cenni di attività di bouldering anche in Francia e in Italia alla fine del XIX secolo, ma per molti anni questa attività fu considerata come una sorta di allenamento per alpinisti. Negli anni ’30 e ’40 il francese Pierre Allain cominciò a praticare il sassismo fine a se stesso a Fontainebleau, da molti ora considerata come la patria di tale attività. A partire dagli anni ’70 il bouldering divenne un’attività matura e fortemente praticata, contribuendo a creare e risolvere problemi di notevole livello e contribuendo a spingere in avanti la scala di difficoltà. In Italia Giuseppe Popi Miotti è stato uno dei padri del Sassismo, il movimento che diede un contributo fondamentale al fenomeno del Nuovo Mattino, la mitica rivoluzione dell’arrampicata libera di cui fu culla la Val di Mello. Ed è qui che teatro ogni anno dal 2004 dell’International Boulder Meeting noto come Melloblocco, il più grande happening mondiale di chi ama o vuole conoscere il bouldering, l’arrampicata e la grande natura della Val Masino e della Val di Mello.il più grande raduno di bouldering e arrampicata del mondo con 2600 iscritti partecipanti provenienti da 22 nazioni diverse e con un afflusso di appassionati in valle di almeno di 10.000 presenze. I motivi di questo successo sono da ricercare nella volontà sempre più forte di immergersi in contesti naturali di grande bellezza, nel desiderio di socializzare con appassionati di ogni parte del mondo e svolgere un’attività sportiva vitale e appagante a contatto con l’ambiente meraviglioso di una zona unica delle montagne lombarde. La nona edizione del Melloblocco si svolgerà da giovedì 3 a domenica 6 maggio 2012.

Programma

Grimpeur Etoile
regia di  Laurent Chevallier, Francia 1989, 22 min. colore, lingua originale
È  la prima commedia musicale verticale, di cui non poteva che essere protagonista Patrick Berhault, il grande “danzatore verticale”, prodigioso alpinista e uomo meravigliosamente modesto. Questo è il quinto dei film che Chevallier ha girato su e con Berhault, a cui dal 1979 era legato dalle comuni passioni per l’arrampicata e il cinema ma soprattutto da profonda amicizia. E con lui tutta la troupe: Bernard Giani – foto, Olivier Schwob – audio, Dominique Legueux – macchinista. Frutto di due mesi di prove fatte di arrampicate, giochi, danze al suono della musica di Jacques Higelin, dei percussionisti africani e perfino di Catherine Destivelle nelle insolite vesti di flautista, Grimpeur Etoile suscitò allora lo scandalo degli alpinisti parrucconi e lo sfrenato entusiasmo delle nuove generazioni che ne amarono quel gusto, tutt’oggi godibilissimo, di mescolare performance sportiva e creazione artistica, sempre con un tocco di ironia, perché “non è serio esser troppo seri!”.
Ed è qui l’attualità del film, dell’esperienza di Patrick Berhault e dell’alpinismo degli anni ’70, nel magico gioco della scalata, nella “conquista dell’inutile”, che diventa un’arte di vivere o semplicemente un’arte, prima di essere competizione.

Info: www.altrispazi.it

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