Tutto ha avuto inizio a gennaio: mentre Simon Gietl e Daniel Tavernini, stanno combattendo contro l’Iso 2000 sulla parete nord della Cima grande, nasce l’idea dell’arrampicata invernale “Zauberlehrling” sulla cima Scotoni (Dolomiti).
La temperatura mite di metà febbraio ha sostenuto questo desiderio e come partner per l’escursione la scelta è ricaduta su Klaus Gruber, insieme a cui già nel 2010 Simon Gietl aveva aperto in stile rotpunkt la Route Fairplay (difficoltà 10-) nel gruppo montuoso del Vallon-Sella.
La Zauberlehrling fa parte dei classici delle Dolomiti, da quando l’atleta Christoph Hainz insieme a Oswald Celva ha scoperto e aperto la via.
Per la guida alpina Simon Gietl, la Zauberlehrling rappresenta «l’essenza dell’arrampicata impegnativa in ambiente alpino». Ottime condizioni hanno facilitato il progetto Zauberlehrling in invernale. «Dopo 2 giorni e mezzo d’arrampicata eravamo già in cima alla Scotoni. Abbiamo bivaccato sulla seconda cengia e salito il tiro di 9- in rotpunkt, mentre nel tiro chiave sono caduto una volta e quindi non l’ho salito in libera» racconta un raggiante Simon «Le condizioni erano buone, abbiamo trovato un po’ di neve sulla prima e la seconda cengia, per il resto la via era pulita. Bello!».
E così un tiro dopo l’altro il 3 marzo, dopo due giorni e mezzo Simon e Klaus hanno raggiunto la Cima Scotoni.
Foto archivio salewa.it
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