Il prossimo obiettivo di Simone Moro: il Nanga Parbat in invernale
A Bolzano, nel corso di una serata organizzata in ottobre dal Trento Film Festival, Simone Moro ha annunciato il suo prossimo obiettivo: la prima scalata invernale del Nanga Parbat.
«L’inverno scorso l’ho passato con mio figlio a slittare ed è stato molto bello. Però quest’anno ho deciso di provare questa impresa. Vedremo come andrà» ha detto Moro.
Il Nanga Parbat è uno degli ultimi due Ottomila non ancora scalati in invernale, l’altro è il K2.
Il tentativo in invernale
Già tentata in invernale da Reinhold Messner, la montagna «dei tedeschi» verrà scalata da uno dei due versanti rimasti aperti dopo la chiusura del Diamir — a seguito di un attacco terroristico avvenuto lo scorso gennaio nel quale persero la vita undici alpinisti — vale a dire il Rakhiot o il Rupal. Entrambi sono molto complessi: sul primo perse la vita Karl Unterkircher nel 2012, sul secondo salirono i fratelli Reinhold e Günther nel 1970 prima che quest’ultimo morisse durante la discesa dal versante Diamir.
«So di avere un 15 per cento di probabilità di portare a casa lo zaino – ha spiegato l’alpinista – ma sono anche pronto a tornare indietro se le condizioni non saranno quelle adatte» (fonte: www.anordestdiche.com).
Il tentativo di Moro con Urubko nel 2011-2012
La prima ascensione invernale del Nanga Parbat è già stata tentata nell’inverno 2011-2012 da Simone Moro e Denis Urubko
Questa l’intervista a Moro realizzata via skype da Mountainblog in occasione della spedizione invernale 2012 al Nanga Parbat:
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