Questa mattina, il nostro “Action Blogger”  Carlo Alberto Cimenti, “Cala”,  e un altro alpinista russo, Alexey, cominceranno l’ascesa al Pobeda Peak 7439 m slm.
Impresa per nulla facile, viste le condizioni di innevamento importanti di quella che è considerata la vetta più pericolosa delle cinque del progetto (sciare oltre i 7000 mt X5 Communism Peak 7,495 m, Peak Korzhenevskaya 7,105 m, Lenin Peak 7,134 m, Peak Pobeda 7,439 m, Khan Tengri 7,010 m), e che saranno loro due soltanto sulla montagna.

I due sono preparati a passare 10 giorni sulla montagna, nella migliore delle ipotesi il tutto si potrà concludere in 6 giorni. Verosimilmente non meno di 8, dato che è prevista una perturbazione nel corso della settimana.

Domani arriveranno al C1, dopo 12 km di ghiacciaio. Li’, saranno alla base vera e propria della parete, caratterizzata da una icefall proprio a ridosso del C1 da superare con tecniche di cascata e dalla maestosa cresta di 4km che dai 6900m porta in cima, dove, soffia sempre un forte vento proveniente dalla Cina.

In questi giorni Cala terrà il satellitare spento per ottimizzare la batteria, ma trasmetterà la sua posizione tramite lo Spot che “linka” automaticamente sulla pagina facebook Snowleopard Ski Project.

Precisiamo che Alberto Friquet, il compagno di avventura di “Cala”, non si trova al Campo Base con lui, in quanto dopo l’appoggio alla scalata del Lenin Peak, ha preferito passare qualche giorno a quote più basse e temperature più miti. Non ha quindi raggiunto la vetta del Khan Tengri, e durante l’ascesa al Lenin, è stato di appoggio per l’allestimento e lo smantellamento dei campi alti. Pur non avendo raggiunto la cima è stato un aiuto molto importante viste le condizioni della via. I due si ricongiungeranno a Bishkek per il trasferimento al Campo Base Moskovina.

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