#7 VIDEONEWS —- 64 ORE PER UNA NUOVA VIA ——- from Daniele Nardi on Vimeo.
Daniele Nardi e Roberto Delle Monache aprono una nuova via nel gruppo dei Bhagirathi in India, tra il Bhagirathi III e il Bhagirathi IV.
Un’impresa durata tre giorni, due bivacchi in parete, 1200 metri di scalata ed un principio di congelamento che ha visto i due alpinisti rientrare al campo base dopo 64 ore.
Sono partiti nella notte del 14 settembre Daniele Nardi e Roberto Delle Monache per la scalata nel gruppo montuoso dei Bhagirathi in India.
La via di salita prescelta è una lingua di ghiaccio che scende verso il basso come uno scivolo verticale di 1200 m, difficoltà alpinistica M6/M7 A3 WI5+.
I primi seicento metri di scalata sono stati particolarmente insidiosi e nonostante mancassero solo trecento metri per uscire dalla parete i due alpinisti hanno dovuto improvvisare un bivacco nella neve perchè le condizioni del ghiaccio non permettevano più di salire e di mantenere condizioni minime di sicurezza.
Il gruppo dei Bhagirathi è conosciuto per le sue caratteristiche tecniche, una montagna che ha fatto la storia dell’alpinismo leggero, in stile alpino. I più grandi alpinisti di tutti i tempi si sono cimentati su questa montagna che offre delle pareti di roccia verticali particolarmente estreme.
La via di scalata è suddivisa in quattro settori la prima di circa 300 m con una pendenza di circa 55 gradi fatto in libera, la seconda sezione di circa 280 m su ghiaccio aleatorio fino al primo bivacco per poi passare alla terza sezione, la più difficile ed impegnativa, sia di artificiale che di scalata di misto (con ghiaccio e roccia) ed entrare, successivamente, nella parte finale che ha visto gli alpinisti raggiungere la cresta sommitale molto vicino alla vetta del Bhagirathi III con pendenze di misto variabili tra i 60 ed i 70 gradi.
Gli accumuli di neve e le slavine che gli alpinisti hanno subito sulla cresta sommitale li hanno costretti ad una ritirata a 200 metri dalla vetta del Bhagirathi III e siccome la discesa dalla parete di salita non era possibile per le condizioni meteorologiche avverse, gli alpinisti hanno deciso di scendere dal versante opposto avventurandosi in un luogo a loro sconosciuto.
La decisione è stata presa in extremis ma è risultata efficace. Dopo aver aggirato tutto il gruppo dei Bhagirathiv e dopo 16 ore di cammino continuativo gli alpinisti sono riusciti a rientrare in notte fonda del terzo giorno al campo base di Nandavan.
Daniele Nardi portava con se la videocamera con cui ha flmato parte della scalata ed a breve ci mostrerà i flmati sul blog di Radio Monte Carlo.
Gli alpinisti sono stati costretti ad abbandonare la spedizione causa il principio di congelamento ai piedi ed alle mani.
Nonostante la spedizione avesse un altro obiettivo Nardi e Delle Monache si dicono estremamente soddisfatti del risultato dell’apertura di una nuova via nel gruppo dei Bhagirathi.
Nardi ha, inoltre, ricordato Walter Bonatti definendolo uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi e dedicando la nuova via proprio a lui. Daniele ha richiamato anche la vicenda del K2, scalato la prima volta da Compagnoni e Lacedelli nella spedizione di Ardito Desio del 1954 in cui Bonatti, forse il più forte in quel momento, fu accusato di negligenza, assolto soltanto mezzo secolo dopo, riscrivendo la storia ed indicando nella sua persona la pedina fondamentale in quella storica spedizione.
Daniele Nardi ricorda benissimo gli attimi del 2007 quando anch’egli scalò il K2 ripercorrendo le orme degli alpinisti italiani del ’54, una scalata sfinente. Solo grandi persone come Bonatti, Compagnoni e Lacedelli, 53 anni prima, avrebbero potuto fare un’impresa del genere. Impresa che rimane scritta su tutti i libri di storia anche perchè il K2 con i suoi 8611 m, seconda montagna più alta del mondo, rimane ancora oggi considerata la più difficile.
Tra i sostenitori della spedizione al Bhagirathi III, Salewa, partner di Mountainblog
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