Il 5 ottobre la spedizione di Mountain Kingdom al Cho Oyu (8201 m), è rientrata a Kathmandu senza aver raggiunto la vetta della “Dea turchese”.
L’1 ottobre Fabio Beozzi, maestro di sci di Sestrière e grande appassionato di sci ripido, partito dal Campo 2 (7127 m), ha tentato di raggiungere la cima sci in spalla, ma è stato fermato a quota 8100 metri dal freddo intensissimo (-38°) e da un principio di congelamento ai piedi (gli scarponi da scialpinismo anche se modificati non hanno garantito un’adeguata protezione).
Nonostante ciò Fabio è sceso sci ai piedi lungo la via normale fino al Campo 2, dove ha pernottato, Il 2 ottobre, calzati nuovamente gli sci, ha continuato la discesa lungo la variante Messner, un ripido canale (40-50°) fra seracchi e rocce che da 6900 metri precipita fino a 6000 metri alla base della cosiddetta “killer slope”, al termine della neve.
E’ questa una prima discesa assoluta lungo una linea spettacolare per le incognite legate alle condizioni della neve e alla complessità del terreno.
Il 2 ottobre Cesare Cesa Bianchi, guida alpina, Marco Marroni e Mario Josè Marescalchi in compagnia di Tshiring Jangbu Sherpa, hanno dovuto rinunciare al Campo 3 (7546 m) causa una bufera di vento, del tutto imprevista che si è scatenata nella notte ed è proseguita per tutta la giornata.
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