Il mio amico Andrea, scialpinista estremo, dice che l’acqua sia neve nello stato fisico sbagliato.
E se avesse ragione? Siamo all’80% costituiti da acqua. Il resto è mente.
Forse siamo noi a trovarci in uno stato fisico sbagliato.
Sono così stanco di questo mondo fatto di persone che dimenticano appositamente ciò che le faceva soffrire un tempo, per non affrontare i problemi. Individui che più non credono ai loro sogni. Sono stremato dai compromessi che gli umani raggiungono dimenticando l’onore, per tornaconto personale, per ignavia, per mancanza di fede e speranza. Sono davvero stanco dei “c’est la vie”, “è normale”, “son tutti uguali”, “non mi stupisco più”.
Sono stanco e stremato. Sono un uomo nello stato fisico sbagliato.
La mia professoressa all’università mi parlava citando spesso “se un giorno continuerà a stupirsi, vorrà dire che non sarà invecchiato”.
Penso al film Seven di contrasto, nell’interpretazione di un Pitt che rivolgendosi a un Freeman attonito afferma di non arrendersi mai… e alla citazione di Hemingway “il mondo è un bel posto e vale la pena combattere per esso”. Quasi quasi mi ritrovo (non nella soluzione) ma di certo nell’analisi di Spacey.
Potrei partire con elucubrazioni e ragionamenti colpendo il lettore di passaggio.
Oggi no, oggi sono stanco… oggi cambio stato fisico e volo via.
Christian Roccati
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