Si sono concluse ieri le operazioni di installazione del primo bivacco hi-tech a fusoliera “Giusto Gervasutti”, posizionato su una balconata in mezzo al ghiacciaio del Freboudze in Val Ferret a Courmayeur (AO), a 2.870 metri di quota.
Il rifugio, che sostituisce la vecchia struttura di proprietà del CAI di Torino che è stata smantellata, è composta da un ingresso, da un locale per il pranzo, da due camerate con 12 posti letto, per un totale di trenta metri quadri e 1.980 chili di peso, con un’attenzione particolare al comfort, alla inalterabilità delle attrezzature, all’igiene, alla sicurezza.
L’operazione è stata finanziata, tra gli altri, dalla Regione Valle d’Aosta e dalla Fondazione Crt. La struttura, è stata costruita a valle, elitrasportata in quota e fissata nella roccia senza bisogno di fondamenta, in tre giorni.
Un occhio di riguardo viene riservato alle nuove tecnologie e alla sostenibilità ambientale. L’energia elettrica è prodotta da unità fotovoltaiche con accumulatori di ultima generazione. Inoltre un sistema di connessione Internet wifi ‘‘consentirà – spiega Gianpaolo Pittatore, titolare della G.P. Tecno, azienda torinese specializzata in domotica, tra gli sponsor tecnici del progetto – al Bivacco Gervasutti di essere costantemente collegato con il mondo per fornire informazioni in tempo reale sulle condizioni meteo e monitorare la temperatura e le condizioni all’interno della struttura e lo stato della batteria”.
Secondo quanto indicato sul sito del CAI Torino, per il momento, la struttura non è ancora agibile.
(ANSA – 14 ottobre 2011)
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