NELLO STUDIO ELABORATO DA FEDERPARCHI I PARCHI DI STELVIO, GRAN PARADISO E FORESTE CASENTINESI SUL PODIO PER QUALITÀ PAESAGGISTICA
I parchi salvano i paesaggi naturali e tradizionali. Sulla lista dei 447 comuni italiani che guadagnano il massimo dei voti per indice di qualità del paesaggio, ben 286 si trovano nei parchi, il 64%. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata da Federparchi e resa nota all’apertura del suo ottavo congresso, a Trezzo sull’Adda, nell’ambito dell’International Parks Festival, evento collaterale all’Expo.
Tra le aree protette italiane, il primo posto, per indice di qualità paesaggistica, va al Parco Nazionale dello Stelvio con un punteggio di 9,6 su 10, davanti al Parco Nazionale del Gran Paradiso (9,5 punti), seguito dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (9,2 punti).
Lo studio di Federparchi, basato sui dati del progetto europeo Corine Land Cover, conferma quella che è la realtà a livello nazionale, in cui nelle aree protette il consumo di suolo è pari all’1,06%, contro il 7% del resto del territorio italiano. Una percentuale che sale drammaticamente sulle coste italiane, dove l’indice di consumo di suolo si impenna al 20%, registrando la cancellazione di aree naturali, di copertura verde, di sistemi di contenimento di frane e alluvioni oppure di boschi che producono ossigeno per tutti.
“La bellezza del paesaggio è un valore in sé, ma quando è riferita ai parchi significa anche altro” – ha detto in apertura il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri. “Significa qualità ambientale, bassa artificializzazione del suolo, agricoltura ben condotta: in altre parole alto tasso di biodiversità e di valore degli ambienti naturali.
Simonetta Quirtano
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