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8 Febbraio 2012

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TERREMOTI SULLE ALPI ORIENTALI Tre nuovi sismografi per lo studio dei fenomeni sismici

L’Arpav ha installato tre nuovi sismografi in provincia di Belluno a Danta di Cadore, Falcade (sul passo Valles) e a Ponte nelle Alpi, alla scuola media Sandro Pertini, beneficiando di un contributo europeo di 250 mila euro. I soldi sono arrivati grazie alla partecipazione del Dipartimento provinciale di Belluno dell’Arpav al progetto europeo Interreg Italia – Austria “Hareia”, che prevede uno studio degli eventi sismici dell’arco alpino orientale.

«Questo progetto è in dirittura d’arrivo», spiega il direttore del dipartimento di Belluno Rodolfo Bassan. «L’ultimo passaggio sarà il convegno organizzato a Hall, in Tirolo, il 9 marzo, nel corso del quale verranno presentati i risultati di questa esperienza».
“Hareia” è un acronimo che sta per “Historical an recent earthquakes in Italy and Austria”, cioè studio dei terremoti storici e recenti tra Italia e Austria. Aver installato i tre sismografi consente alla provincia di Belluno di essere inserita nella rete sismologica delle Alpi orientali (da cui era esclusa). I benefici sono notevoli: «Si potranno avere informazioni dettagliate su ogni evento sismico che si registrasse nell’arco alpino orientale», continua Bassan. «Una bella esperienza, anche considerato che è a costo zero per Arpav».

Il progetto aveva un budget superiore al milione di euro, e i quattro partner (oltre ad Arpav ci sono la Provincia Autonoma di Bolzano, il Tirolo e la Regione Friuli Venezia Giulia) si sono accaparrati circa un quarto della cifra a disposizione a testa.

Oltre all’installazione dei tre nuovi sismografi, che sono già operativi, sono state sviluppate ricerche storico-bibliografiche transfrontaliere che hanno portato ad un nuovo catalogo condiviso dei terremoti che hanno interessato i territori delle Alpi orientali nel corso dei secoli.

I risultati verranno esposti nel corso del convegno del 9 marzo. Conoscere a fondo le caratteristiche di ogni terremoto è però importante per sviluppare scenari di scuotimento sismico all’interno del territorio oggetto d’esame, specie in considerazione del grado di sismicità della provincia di Belluno.

(Fonte: www.corrierealpi.it)

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