La spedizione è arrivata ad un punto che probabilmente possiamo definire “giro di boa“: lasciato da parte Ganalo Peak – troppo “complicato” per essere solo una cima di acclimatamento – Simone e Denis hanno in realtà raggiunto una quota di pari entità stabilendo di fatto campo 3 (6.600 m). Da lì, a causa della troppa nebbia e nonostante le buone condizioni della neve ghiacciata e dura, hanno resistito alla tentazione di salire ancora e hanno deciso di effettuare la discesa in un’unica tappa, ritornando ieri al campo base.
In questo collegamento Simone ci descrive la nuova via di salita che stanno di fatto tracciando – spiegandoci come non potrà mai essere una “normale” a causa dell’eccessiva lunghezza e dell’apertura difficoltosa a livello del ghiacciaio – e non nega che la prossima potrebbe essere la volta dell’attacco decisivo alla cima… prima però, sono necessari alcuni giorni di sosta sia fisica che psicologica, perché Nanga Parbat si sta rivelando una montagna non solo molto grande, ma anche mentalmente molto impegnativa!
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Intervista di Andrea Bianchi
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