TRADIZIONI NATALIZIE IN DUE INCANTEVOLI PAESI DI MONTAGNA: POFFABRO E ANDREIS
Due piccoli paesi, Poffabro e Andreis, fanno da teatro a due tradizioni, tra le più popolari e amate delle festività natalizie.
Una sessantina di alberi di Natale decorati con originalissimi addobbi fatti a mano abbellirà Andreis (PN), piccolo paese da fiaba nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane, dal 7 dicembre al 6 gennaio. Le decorazioni sono realizzate tutte a mano da piccoli gruppi di gente del posto: donne, bambini, ragazzi, anziani, che per mesi lavorano insieme, trasmettendosi a vicenda i saperi e capacità, apprendendo i giovani dagli anziani e gli anziani dai giovani.
Per preparare gli addobbi, usano tutto ciò che la montagna può loro naturalmente offrire (legno, muschio, pigne, sassi), oppure materiale di scarto e di riciclo, o, ancora, lana, carta, ritagli di stoffa, insomma materie prime povere, scarti recuperati in casa, che con creatività e divertimento si tramutano in addobbi insoliti e fantasiosi. Gli abeti sono particolarmente belli da vedere sul fare della sera, quando con le loro tenui luci illuminano un suggestivo itinerario che fa scoprire ai visitatori le viuzze, i cortili, l’architettura spontanea di Andreis, fatta di pietra e legno, preservata intatta nei secoli. Il 7, 8 e 14 dicembre sono allestiti nella piazza del paese Mercatini natalizi, dove si possono trovare oggetti realmente artigianali, che riportano indietro nel tempo e fanno gustare il piacere del dono inconsueto ed unico: addobbi e corone natalizie, giochi per bimbi e decorazioni per l’albero, piccole golosità tradizionali e capi d’abbigliamento fatti a mano o tessuti a telaio. A fare da contorno, musiche natalizie, animazione, giochi per i bambini.
Dal 14 dicembre al 18 gennaio decine di presepi trasformano invece Poffabro (PN), uno dei Borghi più belli d’Italia, in un fiabesco museo all’aperto: la caratteristica della rassegna è infatti che tutti presepi sono esposti negli angoli più suggestivi del borgo. A realizzarli sono artisti, semplici hobbisti e appassionati di tradizioni popolari, ma anche le famiglie e le associazioni del paese. Le tecniche usate e gli allestimenti sono i più vari: dai presepi con le tradizionali statuine in porcellana, gesso e legno, a quelli realizzati con materiali e tecniche innovative e fantasiose, come il vetro, le stoffe destrutturate, le stoppie, i saponi intagliati, il rame battuto e la lana.
Ci sono presepi fatti in cioccolato e con dolci, altri ambientati su sfondi di cotone, cruda pietra o accogliente paglia e quelli che riproducono la vita di questo incantevole borgo di montagna, con scenografie che raccontano in scala, e con particolare cura, le piazze, le vie, le architetture del paese. Alcuni raggiungono dimensioni ragguardevoli, altri sono accolti in scenografie fantasiose, anche molto piccole: un minuscolo pentolino in rame, una radice d’albero, una pagnotta che culla al suo interno un piccolissimo Gesù.
Il tutto si snoda in una suggestiva ambientazione, con decorazioni di frutta, fiori e legno lungo le stradine, musiche natalizie e luci soffuse, capaci di incantare ogni anno migliaia di visitatori e trasformare lo stesso Poffabro in un presepe en plein air, particolarmente suggestivo da visitare all’imbrunire, quando si accende di mille luci di candele.
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